Dietro la brutale aggressione a Sassari, ai danni di un trentenne, avvenuta nella tarda serata di ieri 21 giugno, ci sarebbe un motivo ben specifico: delle avances a una ragazza. A raccontarlo alla giudice Claudia Sechi, questa mattina, è stato proprio il 33enne che ieri a tarda sera è stato picchiato a bastonate da un branco di almeno sei giovani in via Luna e Sole a Sassari. Il ragazzo ha raccontato di esser stato "punito".

Il giovane ha raccontato i fatti nel corso del processo per direttissima dove è comparso come imputato di rapina impropria per un furto da lui commesso ieri mattina nel supermercato Conad di via Gramsci, per il quale era stato arrestato subito dopo il fatto dalla Polizia locale.

Il 33enne, difeso dall'avvocato Luigi Conti, si è presentato in aula con ancora sul volto le ferite e le contusioni causate dall'aggressione, e avrebbe raccontato tutto alla giudice: dopo essere stato arrestato è rientrato a casa, ai domiciliari nell'attesa della direttissima di oggi. A fine serata si sono presentati a casa sua un gruppo di almeno sei ragazzi, lui gli ha aperto la porta e loro lo hanno trascinato per le scale, fino in strada dove lo hanno brutalmente pestato usando anche bastoni e una mazza da baseball.

Alcuni passanti hanno chiamato la polizia e quando gli aggressori hanno sentito avvicinarsi le Volanti a sirene spiegate sono scappati. Secondo la vittima il branco ha voluto fargli pagare le avances fatte a una ragazza.

Per la vicenda l'avvocato Conti ha annunciato che sarà presentata una denuncia contro ignoti. Per la rapina impropria il processo sarà celebrato a luglio, nel frattempo il giovane dovrà rispettare l'obbligo di dimora e il divieto di uscire di casa dal tramonto all'alba.