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Riparte in questi giorni il progetto sulla legalità ideato dal Comando della Polizia locale, e giunto alla sua quinta edizione, in collaborazione con le scuole primarie e secondarie del territorio, con una novità. Oltre al percorso che coinvolgerà studenti da oggi e per i prossimi mesi, d’estate si terrà il primo campo scuola: tre alunni per ogni istituto avranno la possibilità di immergersi completamente, per circa una settimana, nelle diverse attività della Polizia locale e della Protezione civile. L’iniziativa prevede la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze alle comunicazioni radio della Centrale Operativa, alle tecniche di infortunistica stradale volte alla rilevazione degli incidenti stradali e allo svolgimento dei briefing presieduti dagli Ufficiali operanti.
Il tutto coordinato e scandito da veri e propri orari di lavoro che gli studenti dovranno rispettare. Sarà stipulata un’assicurazione per coprire i giovani dai rischi di infortunio e per responsabilità civile. Il progetto sarà realizzato interamente facendo riferimento alle risorse umane e strumentali di questo Comando. Tutti i dettagli sono stati presentati oggi durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco Nanni Campus, il comandante Gianni Serra e le coordinatrici del progetto Federica Carta e Serena Fattacciu. Presenti anche i dirigenti degli istituti coinvolti.
Per le scuole secondarie di secondo grado, il progetto quest’anno tratterà i temi del bullismo e del cyberbullismo e coinvolgerà i licei Margherita di Castelvì e Scientifico Spano, il Polo tecnico Devilla, gli istituti tecnici G. M. Angioy, Ruju, Pellegrini e Ipia, i licei classici Azuni e Canpoleno e quello artistico Figari, l’Istituto professionale per i Servizi alberghieri e della ristorazione.
“#tutti per uno”, questo il nome della campagna, punta a far costituire agli studenti comitati scolastici in cui elaborare codici di condotta da far rispettare e all’interno dei quali ricreare la figura del difensore, ossia di colui che, di fronte al comportamento sbagliato del bullo nei confronti della vittima, interviene in modo incisivo per far riflettere l’autore della cattiva condotta. Allo stesso tempo invita a essere solidale e vicino alla vittima. A coronamento di questo percorso di formazione e di sensibilizzazione, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado coinvolte parteciperanno al convegno conclusivo di dicembre, risultato delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti grazie a questo progetto di cooperazione e comunicazione tra comunità: quella sociale e quella scolastica.
Di fondamentale importanza per il Comando della Polizia locale di Sassari sarà la sensibilizzazione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo anche nelle scuole secondarie di primo grado ed è per questo che nei prossimi giorni partiranno gli incontri con i dirigenti. L’obiettivo è coinvolgere anche un target di età inferiore ma sicuramente significativo rispetto ai temi affrontati.
Differente e decisamente più ludico, invece, sarà l’approccio nella scuola primaria, dove gli agenti terranno lezioni basate sul dialogo e sull’attività pratica rispetto al tema dell’educazione stradale e parleranno agli alunni dell’importanza della mobilità. Strumenti fondamentali in questo percorso formativo saranno l’utilizzo della mini segnaletica stradale e delle macchinette elettriche sulle quali i bambini potranno intraprendere una divertente esperienza di guida seguendo dei veri e propri percorsi creati dagli agenti. Parte attiva in tal senso è rappresentata dall’ACI di cui è presidente Alberto Marrone che, con la sua passione e grinta, contribuisce ogni anno alla realizzazione e allo sviluppo di questo progetto.
Il personale impegnato nei progetti nelle scuole, dalle primarie alle secondarie, è altamente formato in materia, con percorsi di studio e di specializzazione mirati sia all’approfondimento delle tematiche, sia alla relazione e insegnamento alle giovani generazioni.