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Questa mattina, le due studentesse di 16 anni protagoniste della violenta lite avvenuta lo scorso 24 gennaio, all’uscita dell'Istituto Alberghiero di Sassari, hanno risposto alle domande del gip, Stefania Palmas, raccontando ciascuna la propria versione dei fatti.
La Squadra Mobile della Questura aveva accertato che in quello e in un altro scontro erano stati usati un manganello metallico, una pietra, un martello e un tirapugni, e aveva denunciando le due 16enni per rissa e per porto abusivo di armi. Con loro erano state denunciate per rissa altre due ragazze, una sedicenne e una maggiorenne.
La ragazza che nel video diventato virale sui social veniva aggredita dall'avversaria con un tirapugni di ferro, ha dichiarato di essersi solo difesa, sia in quell'occasione, sia in un'altra occasione, due giorni prima, sempre per strada. Secondo la sua versione l'ex amica le avrebbe dato appuntamento con un messaggio telefonico entrambe le volte, per poi aggredirla. Per lei il suo avvocato, Luca Diaz, ha chiesto la sostituzione della misura cautelare in comunità con la permanenza domiciliare a casa di un familiare, a Sassari. La gip si è riservata di decidere. In ogni caso l'avvocato Diaz ha presentato istanza al Tribunale del Riesame, che ha fissato l'udienza per lunedì 14 febbraio. L'altra ragazza, assistita dall'avvocato Giacomo Crovetti, ha risposto anche lei alle domande della giudice, e anche per lei sarà presentata istanze di riesame.
Dopo il pestaggio, il Giudice del Tribunale per i minorenni di Sassari ha deciso di applicare la misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti delle due ragazze.