Il corpo infermieristico dell'azienda ospedaliero universitaria di Sassari già da diverse settimane aveva espresso il suo disagio protestando contro i vertici della struttura per il mancato svolgimento di corsi di formazione professionale.

La protesta degli iscritti al Nursing Up evidenziava come le loro aspettative di crescita professionale fossero state totalmente disattese causando all'intera azienda un preoccupante abbassamento della competitività.

La risposta arrivata ieri dal direttore dell'istituto di Anestesia e Rianimazione, Luca Brazzi, è piccata e decisa.

«Se prima del 2013 il problema poteva essere presente e le risposte fornite dalla dirigenza dell’Aou insufficienti - sostiene Brazzi - credo che sia profondamente scorretto sollevare tali obiezioni nel momento in cui finalmente il servizio formazione si sta davvero adoperando per mettere a disposizione di tutto il personale sanitario un piano formativo finalizzato non solo alla crescita culturale ma soprattutto alla preparazione professionale degli operatori».

«Credo si tratti di uno sforzo notevole di cui dovrebbe essere apprezzata la qualità oltre che la perfetta rispondenza alle esigenze formative di tutto il personale sanitario. - prosegue il direttore - Ritengo sarebbe più serio e costruttivo che chi lamenta la mancanza di un piano formativo adeguato collaborasse con proposte concrete alla sua messa a punto invece di criticare in modo sterile ed improduttivo gli sforzi di chi si sta attualmente adoperando per dare risposta alle giuste esigenze degli operatori».

Oggi, nell'ennesima puntata di uno scontro difficile da risolvere, il comunicato stampa firmato dal segretario territoriale del Nursing Up, Alessandro Nasone.
«Ci aspettavamo una risposta proveniente dalla Direzione Aou - scrive Nasone - ma non certo dal Direttore della Rianimazione, che nella sua risposta ha evidenziato alcune lacune in quanto a conoscenza dei problemi da noi sollevati . Fa specie essere accusati dal Prof Brazzi di essere scorretti quando chiediamo la redazione e la pubblicazione del Piano Formativo Aziendale, è un nostro diritto soprattutto alla luce del fatto che per due anni consecutivi sono stati dirottati nel Bilancio Aziendale circa 700 mila euro perché l’Aou non è riuscita a dotarsi di Un Piano Formativo. Dunque vede bene il Prof. Brazzi, la nostra preoccupazione, se arrivati ad Aprile ancora non ci è dato sapere cosa si vuole fare per il 2014, ben sapendo che per programmare e accreditare i corsi ci vogliono almeno dai 3 ai 4 mesi e con i mesi estivi alle porte, si arriva subito a settembre con il reale rischio anche per quest’anno di perdere ingenti somme che devono essere destinate alla crescita culturale e