"E' stata una vigilia di Natale tesa e violenta quella appena trascorsa nel carcere di Bancali, a Sassari".

Lo denuncia il Sappe. Secondo quanto riferisce Antonio Cannas, delegato nazionale per la Sardegna del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria venerdì 24, "verso le 13 un poliziotto penitenziario di servizio nell'Area passeggi del carcere è stato improvvisamente e proditoriamente colpito con un violento schiaffo da un detenuto, tale da fare cadere all'agente radio e cartella con atti di servizio. Favorevolmente sorprendente è stato il comportamento degli altri detenuti, che hanno isolato il violento fino all'arrivo degli altri poliziotti".

L'aggressione di Bancali segue di pochi giorni la protesta del Sappe dopo l'agente violentemente picchiato nel carcere di Nuoro ed il suicidio di un detenuto nell'ospedale Businco di Cagliari. Come sottolinea Luca Fais, segretario regionale sindacato per la Sardegna, "è da anni che denunciamo la necessità di poter utilizzare un repartino detentivo ospedaliero dove poter ricoverare in sicurezza i detenuti.

Ci siamo rivolti al Provveditore, al capo del Dipartimento, ai prefetti, al presidente della Regione e all'assessore alla Sanità uscenti e attuali, ottenendo solo delle promesse mai mantenute". Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, quella della Sardegna "è una emergenza penitenziaria vera e propria: le carceri si evidenziano ancora una volta per episodi di violenza: purtroppo, molti detenuti che assegnati hanno seri problemi psichiatrici, tanti altri sono pericolosi e ristretti nel circuito Alta sicurezza e 41 bis, per gravissimi reati anche di terrorismo. Mancano in Sardegna Agenti di Polizia Penitenziaria, direttori, Comandanti e personale civile", conclude.