Agitazione e paura questa mattina presso il carcere di Bancali a Sassari, dove un detenuto avrebbe aggredito un agente, mordendolo alla mano nel tentativo di rubargli le chiavi delle celle.

L'aggressione è stata denunciata dal delegato per la Sardegna del sindacato Sappe, Antonio Cannas: "Un detenuto brasiliano, con problemi psichiatrici, che si trova nella sezione isolamento per aver minacciato l'educatore, ha aggredito con il piede del tavolo l'agente di servizio per prendergli le chiavi. Lo ha anche morso alla mano nel tentativo di fargliele lasciarle", racconta il sindacalista.

"La cosa grave è che i poliziotti sono chiusi all'interno delle sezioni dove operano, rendendo, con i detenuti liberi nei corridoi, quasi impossibile l'accesso nella sezione stessa agli altri colleghi in caso di necessità - precisa Cannas - "Si fa sempre più fatica a far rientrare in cella i detenuti con episodi che sfociano sempre in eventi critici. Il personale della casa circondariale di Bancali è esausto e lamenta l'inerzia dell'amministrazione".

Alle parole di Cannas si aggiungono quelle del segretario generale del Sappe, Donato Capece: "Quanto accaduto nel carcere di Bancali, a Sassari, evidenzia come le tensioni e le criticità nel sistema dell'esecuzione della pena in Italia sono costanti: incide certamente il sovraffollamento e per questo rilanciamo la richiesta di prevedere il potenziamento dell'area penale esterna", sostiene.

"Chiediamo - aggiunge - urgenti provvedimenti da parte dei vertici del ministero della Giustizia e del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Rivendichiamo tutele e garanzie funzionali, nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio, bodycam e Taser su tutti, nuovi protocolli operativi e soprattutto tutele legali". 

La denuncia della UIL PA Polizia Penitenziaria Sardegna

Il Segretario Generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Sardegna, Michele Cireddu, ha dichiarato: "L'episodio di oggi è di una gravità inaudita, che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia. Ci chiediamo se i vertici del Dipartimento stiano aspettando che ci scappi il morto prima di agire. Il detenuto responsabile dell'aggressione aveva già aggredito altri operatori e detenuti, ma le richieste di trasferimento da parte della Direzione pare siano rimaste inascoltate."

La UIL PA Polizia Penitenziaria Sardegna sottolinea le criticità del carcere di Sassari Bancali, aggravata dalla mancanza di un Direttore in pianta stabile e dalla mancata convocazione dei rappresentanti dei lavoratori da parte dell'attuale Direzione.

"Chiediamo chiarezza sugli interventi che i vertici dell'Istituto stanno adottando per garantire la sicurezza del personale," continua il Segretario. "L'attuale organizzazione del lavoro è inadeguata, con i sottufficiali impiegati in attività extra-sezione anziché nella gestione del personale nelle sezioni detentive." La UIL PA Polizia Penitenziaria Sardegna esprime la propria solidarietà all'Agente aggredito e chiede interventi immediati per garantire la sicurezza degli operatori e per fare luce sull'organizzazione dell'Istituto, al fine di prevenire future aggressioni.