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La raccolta firme per una nuova legge elettorale sarda prende il via domani da Sassari, tramite banchetti organizzati in tutta l'Isola dalla rete "SarDegna Iniziativa Popolare", con il supporto di "Sa Domo de Totus" e del Comitadu pro sa Nurra, che annunciano l'avvio di una campagna che promuovere una proposta di legge elettorale che superi l'attuale sistema sardo.
"L'iniziativa nasce dalla necessità di porre fine a un sistema che esclude decine di migliaia di elettori e penalizza la rappresentanza delle minoranze, creando un falso bipolarismo che non riflette la complessità politica della Sardegna", spiega Fabrizio Cossu, presidente dell'associazione Sa Domo de Totus.
"L'attuale legge elettorale - affermano i promotori dell'iniziativa -, caratterizzata da un doppio sbarramento e da un premio di maggioranza che i proponenti contestano, ha di fatto impedito l'ingresso in Consiglio regionale di forze alternative e voci significative della società sarda". Pertanto nasce la proposta di introdurre un sistema proporzionale puro per l'elezione del Consiglio regionale e la sfiducia costruttiva, strumenti che, sostengono i rappresentanti della rete, "garantirebbero maggiore stabilità istituzionale senza sacrificare la rappresentanza democratica".
"L'attuale legge elettorale ha svuotato la democrazia sarda; con i suoi sbarramenti e premi di maggioranza, ha creato un'oligarchia politica che non rappresenta più i cittadini e che conduce una parte sempre più consistente di sardi ad astenersi dalle urne", afferma Gian Paolo Ledda, rappresentante del Comitadu pro sa Nurra. "Con questa proposta, vogliamo riportare la democrazia al centro della vita istituzionale, restituendo ai sardi il diritto di decidere il proprio futuro", conclude.