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"Basta alla violenza": è un grido di forza e speranza quello delle ragazze della squadra di calcio a cinque, "Ampurias", di Valledoria. Da tre anni militanti in Serie C, le giovani atlete sono tutte molto attive nell'ambito del volontariato, tanto che la sezione Avis di Valledoria le supporta offrendo loro le maglie.
Sport e solidarietà è sempre un'unione vincente: alcune di loro sono infatti volontarie nel servizio ambulanza e altre donatrici di sangue. Le giocatrici partecipano agli eventi sportivi organizzati dall'associazione e danno il proprio supporto per sensibilizzare, soprattutto i giovani, alla donazione del sangue e del plasma, e alla lotta contro la violenza di genere.
"La violenza di genere, fisica o psicologica, non ha posto tra noi. È nostro compito educare le nuove generazioni a difendere il rispetto e la parità. Ognuno di noi può fare la differenza, dentro e fuori dal campo - ha affermato la squadra attraverso un post sui social - Impegniamoci a costruire un futuro in cui ogni donna viva libera, sicura e apprezzata. Insieme, possiamo dire basta alla violenza e sì alla solidarietà. Basta alla violenza sulle donne".
"In una società che cresce insieme, il rispetto, la dignità e la libertà di ogni donna devono essere al centro. Le bambine, le ragazze e le donne sono una risorsa fondamentale, e nessuna violenza deve mai metterle in discussione", concludono le atlete.
Domenica Dettori: "Ragazze che donano il cuore e l'anima"
"Si tratta di ragazze che si impegnano e donano il cuore e l'anima a 360 gradi - dice ai microfoni di Sardegna Live la presidente della sezione Avis di Valledoria, Domenica Dettori -. Siamo veramente orgogliosi di loro, ottime atlete e con il dono della generosità e dell'amore nei confronti del prossimo".
Sempre in prima linea per quanto riguarda la solidarietà, la sezione Avis di Valledoria ha organizzato una raccolta di sangue la scorsa domenica e ne organizzerà un'altra il prossimo 21 dicembre, "Organizziamo raccolte tutto l'anno, una ogni fine mese", spiega la presidente -. Speriamo partecipino in tanti e che l’emergenza data dalla carenza di sangue in Sardegna sia presto solo un lontano ricordo".