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Due strutture di dehors abusive installate in un luogo di interesse storico e architettonico sottoposto a vincolo dalla soprintendenza, che nonostante numerosi solleciti i gestori del locale non hanno provveduto a rimuovere sono state smantellate questa mattina dagli operai del Comune con la supervisione della Polizia locale. Ora i costi saranno addebitati ai responsabili dell’illecito.
È soltanto l’ultima delle attività compiute negli ultimi mesi dal Comando di via Carlo Felice, nucleo di polizia commerciale, per un totale di oltre centottanta controlli per verificare il regolare esercizio in città delle attività produttive.
È emerso un rispetto generale delle regole, a eccezione di ventotto illeciti per cui sono state sospese tre attività per condotte illecite recidive sull’occupazione abusiva di suolo pubblico; gli agenti, inoltre, hanno accertato che un esercizio di vicinato di ristorazione operava senza autorizzazione, e ne hanno disposto la chiusura, così come è accaduto per un’attività di acconciatore (il gestore era privo dei requisiti professionali).
Sei irregolarità sono state riscontrate in capo a organizzatori di manifestazioni di pubblico spettacolo regolarmente autorizzate: occupazioni di suolo pubblico in eccesso, mancato rispetto degli orari in cui si sarebbe dovuto svolgere l’evento e dei valori limite di immissione della musica all’esterno. È stata revocata una licenza per ripetute violazioni amministrative e per non aver ottemperato alla chiusura temporanea dell’attività imposta al gestore dallo sportello unico attività produttive.
Dieci le sanzioni per altrettanti esercenti che avevano occupato senza alcuna autorizzazione un tratto di strada con tavoli e sedie. È stata interdetta la preparazione di alimenti al gestore di un esercizio vicinato per l’utilizzo di una canna fumaria non a norma, che provocava immissioni di fumo all’interno delle abitazioni sovrastanti.
Queste attività, realizzate in due mesi, fanno parte integrante della campagna di legalità promossa dall’Amministrazione, condivisa dagli esercenti e dai cittadini, posta a tutela della trasparenza, della legalità e della convivenza civile nella nostra comunità. L’occupazione degli spazi pubblici oltre l’area autorizzata limita il diritto delle persone a passare in sicurezza, in particolare quelle con difficoltà motorie o genitori con passeggini. Così come la musica oltre gli orari e i decibel previsti dalle norme violano il diritto al riposo.