"Alghero rischia la desertificazione commerciale."

È l’allarme lanciato da Francesco Sasso, presidente dell’associazione Iniziativa Alghero, che denuncia la mancanza di un Piano Carburanti e le conseguenze per la città.

"La desertificazione economica e commerciale del nostro territorio continua nell’indifferenza di chi ci governa. La nostra città si è ridotta ad essere una meta turistica per pochi mesi all’anno con tutte le negatività che questo comporta e nessuno pensa ad adottare vere misure di contrasto a questa preoccupante situazione. Il problema di fondo è che Alghero, come andiamo ripetendo nei diversi incontri che abbiamo fatto, pur avendo molte potenzialità inespresse sta subendo gli eventi senza governarli. Crisi abitativa, crisi del settore commerciale, mancanza di parcheggi e servizi stanno rendendo la vita impossibile ai nostri concittadini".

Tra le criticità evidenziate, spicca l’assenza di un Piano Carburanti, un documento programmatorio obbligatorio per legge ma di cui il Comune è sprovvisto. "E’ un obbligo di legge per tutti i comuni dotarsi di un Piano Carburanti - spiega Sasso -. La mancata approvazione di un piano carburanti non solo costituisce un inadempimento per il comune ma comporta anche una rinuncia dello stesso al governo del proprio territorio. E’ bene ricordare che qualsiasi privato può procedere alla realizzazione di una stazione di servizio facendo riferimento, sotto il profilo edilizio e urbanistico, alla normativa nazionale e regionale vigente".

"Ad Alghero siamo passati dall’avere, nell’area urbana, da 11 distributori di carburante ai 4 attuali. Hanno chiuso i battenti ben 7 distributori di carburante. Questo è un esempio lampante della desertificazione economica del nostro territorio. Negli ultimi anni sono scomparsi tre distributori in via Vittorio Emanuele (ACI, Spanedda, I.P.) uno in via XXSettembre (Spanedda), uno in Piazza della Mercede (Bruno), uno in via Garibaldi (Bigagli) e ultimo il distributore Esso dello Scalo Tarantiello. Oggi l’area urbana della nostra città può contare solo su due distributori in via Vittorio Emanuele (Esso ed Eni), uno in via Garibaldi (Q8) e uno a Fertilia (Eni). Come è facile notare l’ubicazione delle stazioni di rifornimento non copre l’intera area urbana lasciando alcune zone della città prive di tale servizio (la parte sud della città e il quartiere della Pietraia) - evidenzia il presidente, con il rischio di aggravare il traffico, soprattutto in estate -. Anche questo fenomeno contribuisce, soprattutto nei mesi estivi, a congestionare il traffico cittadino".

La soluzione? "Riteniamo che sia necessario che la nostra città si doti di un 'Piano Carburanti' al fine di garantire un servizio importante per la nostra comunità. Pensiamo alla circonvallazione che è in fase di realizzazione. Governare un territorio significa programmare. Quale miglior servizio può offrire una circonvallazione se non delle moderne stazioni di rifornimento di carburante? Tra i compiti delle amministrazioni rientra quello di indirizzare e sostenere lo sviluppo economico e governare i processi socio-economici in modo da garantire i servizi alla comunità evitando che il mercato crei un’offerta eccessiva in alcuni settori e scarsa in altri".