"Le istituzioni ci hanno abbandonato. I giorni passano, la nostra voce si spegne nel silenzio, ma noi siamo ancora qui, con il nostro dolore, con la nostra disperazione". È un allarme colmo di disperazione quello lanciato dall’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica ODV (AISF ODV), che prosegue la sua lotta per ottenere il riconoscimento ufficiale della fibromialgia, una malattia cronica che interessa milioni di persone in Italia.

"Ci sono persone che hanno perso il lavoro perché la fibromialgia non è riconosciuta - spiega Daniel Contu, che dallo scorso gennaio fa parte del direttivo dell'associazione ed è il referente dei pazienti fibromialgici della Sardegna, oltre che l'organizzatore di eventi, congressi, corsi e giornate informative in merito alla patologia -. Persone costrette a vivere ogni giorno nel dolore, senza aiuti, senza cure adeguate, senza speranza. E ci sono giovani, ragazzi e ragazze che dovrebbero avere tutta la vita davanti, ma che invece si sentono già finiti. Giovani che, guardandosi allo specchio, vedono un corpo che non risponde, un futuro che non esiste. Giovani che pensano che l’unica via d’uscita sia farla finita. Io lo so. Perché anch’io, quando ero giovane, ho pensato che morire fosse l’unica soluzione".

"Troppo dolore, troppa solitudine, troppe porte chiuse in faccia. Ma oggi sono qui, ancora in piedi, nonostante tutto - racconta Daniel -. Lotto perché nessun altro debba sentirsi come mi sono sentito io. Non possiamo più permettere che tutto questo continui nel silenzio. Abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno di chiunque voglia aiutarci a far arrivare il nostro grido fino a chi può cambiare le cose. La fibromialgia esiste, il dolore è reale e il riconoscimento non può più aspettare".

Daniel poi sottoliena: "Il lavoro sinergico tra le associazioni che si occupano di Fibromialgia e le istituzioni ha permesso di fare grandi passi, ma non è abbastanza ed è per questo che si è deciso di iniziare lo sciopero della fame a staffetta".

Migliaia di persone soffrono ogni giorno, molte perdono il lavoro, troppe restano senza cure. E mentre le istituzioni restano immobili, Daniel Contu e altri pazienti hanno iniziato uno sciopero della fame. Non per attirare attenzione, ma perché non hanno più alternative.

Lo sciopero della fame per dar voce ai pazienti

AISF ODV ha dato il via a una protesta significativa e decisa: uno sciopero della fame volto a sollecitare il riconoscimento ufficiale della fibromialgia da parte delle istituzioni. Questo gesto è motivato dalla disperazione di numerosi pazienti che, nonostante le sofferenze quotidiane, restano ignorati dal sistema sanitario. L'obiettivo dello sciopero della fame è quello di sensibilizzare sia l'opinione pubblica che le autorità riguardo a questa critica questione sociale e sanitaria.

AISF ODV in Sardegna: il ruolo della sezione di Sassari

In Sardegna, l'AISF opera attraverso la sua sezione a Sassari, dedicandosi a iniziative di sensibilizzazione, assistenza ai pazienti e collaborazione con le istituzioni locali. La sezione si impegna nell'organizzazione di conferenze, eventi pubblici e attività informative al fine di sensibilizzare sull'importanza della malattia e promuovere azioni concrete per migliorare la situazione.

Il programma di AISF ODV per il riconoscimento della fibromialgia

AISF ODV si impegna su diversi fronti per ottenere risultati tangibili: esercita pressione sulle istituzioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante; organizza incontri di sensibilizzazione per cittadini, medici e operatori sanitari; collabora con esperti del settore per migliorare la gestione della patologia; promuove eventi pubblici e campagne informative per dare voce ai pazienti.