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Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari Gavino Mariotti ha dato ufficialmente il via al 463° anno accademico dell’ateneo di Sassari nell’Aula Magna del palazzo storico dell’Università. Ospite d’onore il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che è stato accolto in piazza Università dal Sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, dall’Amministratore straordinario della città Metropolitana di Sassari, Gavino Arru, dalla Prefetta Grazia La Fauci, dall’assessore Regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu - in rappresentanza della presidente Alessandra Todde-, e dal Rettore.
La cerimonia è iniziata con l’esibizione del coro dell’Università di Sassari diretto dal maestro Ciro Cau. Dopo l’ingresso del corteo accademico sulle note dell’inno universitario “Gaudeamus igitur”, ha suscitato una forte emozione l’inno nazionale italiano cantato dal tenore Francesco Demuro, presenza che ha ulteriormente impreziosito l’evento di oggi. Subito dopo hanno preso la parola per i saluti istituzionali il primo cittadino di Sassari, Giuseppe Mascia, e Franco Cuccureddu per la Regione Sardegna.
Tra le molte autorità presenti, altri tre assessori regionali: Desirè Manca (Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale), Armando Bartolazzi (Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale) e Antonio Piu (Lavori pubblici). In questa occasione l’ateneo ha inoltre dato il benvenuto ai Rettori dell’Università del Molise, Luca Brunese, e dell’Università di Andorra, Juli Minoves Triquell.
A seguire, il Rettore ha raccontato nella sua relazione inaugurale i risultati raggiunti dall’ateneo. "Nel corso di quest'anno il nostro Ateneo ha intensificato il proprio impegno nella diffusione della conoscenza e dell'innovazione, consolidando le collaborazioni con enti, imprese e istituzioni. Queste sinergie testimoniano il ruolo attivo dell'Università come motore di sviluppo, capace di interpretare e guidare il cambiamento attraverso il sapere e la ricerca" ha detto il magnifico introducendo la corposa relazione, prima di passare alla narrazione dei dati, dell'offerta formativa, dei progetti avviati, di quelli portati a termine e dei buoni propositi dell'Ateneo.
Senza intento polemico il rettore si è soffermato sul capitolo programmazione, necessariamente condizionato dagli stanziamenti del Fondo per il finanziamento ordinario delle università (Ffo), che a livello nazionale ha visto quest'anno una disponibilità di 173 milioni di euro, due in meno rispetto all'anno precedente: "Al nostro Ateneo è stata assegnata una quota di Ffo (quota base, premiale, intervento perequativo e piani straordinari) pari a 74.618.425 euro, con una riduzione del 3,10% rispetto all'anno precedente. Di tale decurtazione si è dovuto tenere conto per la stima del Ffo in sede di programmazione 2025".
Dopo la relazione del rettore al microfono si sono succeduti il presidente del consiglio degli studenti, Antonio Bilotta, e Paola Murru in rappresentanza del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario.
In chiusura l’intervento di Orazio Schillaci, ministro della Salute, che ha ricevuto in dono il sigillo dell’Università di Sassari. "Il punto di forza della sanità italiana è la qualità dei medici degli infermieri e di tutti gli operatori che ogni giorno lavorano all'interno del sistema sanitario nazionale", ha detto il rappresentante del governo Meloni, prima di entrare nell'Aula magna.
Intervenendo alla cerimonia di inaugurazione del 463° anno accademico dell'Università di Sassari, Schillaci ha ribadito che dall'anno accademico 2025-26 aumenteranno le retribuzioni per le specializzazioni mediche meno attrattive. "Vogliamo che alla fine dei vostri studi possiate mettere a frutto le vostre competenze in Italia e magari nel vostro territorio. Per sostenere questo radicamento ed evitare la fuga dei nostri giovani più brillanti verso l'estero, siamo impegnati su più fronti, in modo che la vostra futura professione risulti più attrattiva in Italia e in particolare i giovani siano più motivati ad avvicinarsi ad alcune discipline", ha detto Schillaci rivolgendosi agli studenti di Medicina.
"Ricordo - ha precisato il ministro - che già per l'anno accademico 25-26 abbiamo previsto l'aumento del 5% della parte fissa del trattamento economico per tutte le specializzazioni e del 50% della parte variabile per altre che risultano meno attrattive, come l'emergenza-urgenza, l'anatomia patologica, le cure palliative, la radioterapia".