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I più recenti studi sul tumore alla prostata stanno aprendo nuove prospettive per una diagnosi e un trattamento personalizzato. Questo è quanto emerso da due ricerche condotte dalle strutture di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica dell’Uniss, guidate rispettivamente dal professor Ciriaco Carru e dal professor Massimo Madonia.
Durante il convegno "Innovazione tecnologica nel trattamento del tumore alla prostata: dalla biologia molecolare clinica alla robotica", tenutosi oggi presso l'Università di Sassari, sono stati presentati i risultati di tali studi.Secondo il professor Carru, i due studi pubblicati nel 2022 su Biomolecules e The Journal of Molecular Diagnostics hanno identificato l'Agmatina come un biomarcatore importante per valutare la proliferazione cellulare nel carcinoma prostatico.
La misurazione dei livelli di Agmatina nel sangue ha permesso di suddividere i pazienti in gruppi di rischio differenti, facilitando una diagnosi differenziale e un monitoraggio preciso della malattia.Inoltre, è emerso che alcuni microRNA svolgono un ruolo fondamentale nella gestione clinica del tumore alla prostata. Queste piccole molecole di RNA non codificante regolano processi cellulari cruciali e contribuiscono all'approccio di precisione in oncologia.
Durante l'evento, diversi esperti hanno sottolineato l'importanza della collaborazione tra ricerca e tecnologia avanzata per migliorare le cure per il tumore prostatico. La dottoressa Donatella Coradduzza ha presentato uno studio preliminare sui biomarcatori circolanti, utili per una diagnosi precoce e per distinguere le forme più aggressive della malattia.La professoressa Serenella Medici ha evidenziato l'analisi dei metalli pesanti come possibile fattore di rischio per la progressione del carcinoma prostatico, ampliando così la comprensione dei fattori ambientali legati alla malattia.
Il professor Giuseppe Palmieri ha sottolineato l'importanza della biopsia liquida nel trattamento personalizzato del cancro alla prostata, grazie alla quale è possibile identificare mutazioni specifiche per guidare la terapia in modo più mirato, soprattutto nei casi di malattia avanzata. Altri argomenti trattati durante l'evento includono il supporto psicologico ai pazienti oncologici, lo screening per gli uomini over 50, l'utilizzo della robotica in chirurgia e le nuove terapie disponibili.
La Risonanza Magnetica multiparametrica è stata citata come una tecnica avanzata non invasiva che consente una diagnosi più accurata, riducendo la necessità di biopsie.Infine, la chirurgia robotica con la piattaforma Da Vinci™ Single Port è stata evidenziata come un notevole progresso per i pazienti affetti da carcinoma prostatico, offrendo un trattamento più sicuro ed efficace. Il contributo delle sezioni Lilt di Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari è stato riconosciuto per il sostegno fornito agli studi sulla caratterizzazione dei sottotipi cellulari del tumore prostatico e sull'importanza del supporto psicologico.