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La comunità di Ossi è sconvolta per la tragica scomparsa di Gianfranco Pilo, il 42enne travolto sabato scorso nel cortile della sua abitazione dalla sua stessa auto al cui volante, secondo quanto ricostruito, c'era un compagnetto del figlio. L’uomo, rimasto gravemente ferito, è spirato all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari dopo tre giorni di agonia. La notizia della sua morte ha gettato nello sconforto non solo i familiari, ma l’intero paese, colpito da un evento tanto improvviso quanto assurdo.
A parlare, con voce commossa, è il sindaco di Ossi, Pasquale Lubinu, che ha voluto affidare a un messaggio pubblico il dolore dell’intera comunità:
"La comunità di Ossi sta vivendo giorni di angoscia e di tristezza per la tragedia che ha colpito il nostro concittadino Gianfranco Pilo. Oggi tanti giornalisti mi hanno chiamato chiedendomi come Sindaco di esprimere un pensiero e il primo sentimento che ho provato è di incredulità. Non sembra vero che sia accaduto…", scrive il primo cittadino.
La tragedia è avvenuta alla festa di compleanno per i 10 anni del figlio del 42enne. Quest'ultimo si trovava in cortile perchè doveva riaccompagnare a casa un piccolo invitato. Un attimo, una fatalità, e tutto si è trasformato in tragedia. "Una festa piena di quella gioia che solo i bambini sanno trasmettere – ha aggiunto Lubinu – si è trasformata in un dramma gettando i familiari nello sconforto".
Il sindaco ricorda Gianfranco, per tutti “Giampilo”, come "un brav’uomo, un lavoratore infaticabile, una persona generosa, mite, sempre disponibile, col sorriso. Faceva un lavoro duro (il camionista ndr) che lo portava spesso lontano da casa… in questi giorni aveva tre settimane libere per restare in paese con la famiglia, e invece il destino ha voluto diversamente".
Profonda l’empatia per la famiglia, per la moglie Claudia e per i figli, ai quali il sindaco esprime tutta la vicinanza sua e dell’Amministrazione Comunale: "Sarà lei ora che dovrà con coraggio affrontare il futuro, crescendoli con ancora più amore".
Infine, parole di grande rispetto anche per la scelta compiuta dai familiari di Gianfranco: la donazione degli organi. "Una scelta – scrive Lubinu – per la quale esprimo grande ammirazione, perché donerà la vita a persone che soffrono e rischiavano di perderla. Un abbraccio".
Una tragedia che lascia una ferita profonda in un’intera comunità, unita oggi nel ricordo di un uomo stimato e amato da tutti.
La ricostruzione
Secondo quanto appreso e ricostruito finora, Gianfranco Pilo doveva accompagnare a casa un amichetto del figlio, e dopo avergli concesso scherzosamente di salire in auto, lato guidatore, si è consumata la tragedia.
Mentre stava entrando nell'abitacolo, il bambino avrebbe involontariamente rilasciato la frizione, causando un sobbalzo dell'auto che ha schiacciato l'uomo tra la portiera e il muro. L'uomo ha riportato gravi lesioni al torace e fratture vertebrali, perdendo conoscenza.
Il suo cuore ha smesso di battere per alcuni minuti, ma è stato rianimato dagli operatori del 118 prima di essere trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale sassarese, dove, dopo tre giorni di lotta fra la vita e la morte, ha avuto la peggio.