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“Leonardo non mollare”. È un messaggio forte quello che ha voluto lanciare dai social Walter Ledda, 39enne di Porto Torres che quasi 25 anni fa subì l’amputazione di un piede dopo un incidente. Proprio come Leonardo Manghina, il ragazzo di Sennori rimasto gravemente ferito nell’incidente avvenuto nei giorni scorsi lungo la Statale 131, vicino all'ex cementificio di Muros, alle porte di Sassari.
“So esattamente come si sentono in questo momento la tua famiglia e i tuoi amici, ma specialmente so benissimo come ti senti tu, ora, su un letto di ospedale dolorante e con mille pensieri in testa. Ma sappi che anche io non ho mai dimenticato quel terribile periodo e me lo porterò nei miei ricordi finché avrò vita” scrive Walter in un lungo post.
“Ero solo un ragazzino di 15 anni e la vita stava appena sbocciando. Dicevo sempre perché proprio a me? Poi con il tempo ho provato a girare questa domanda. Perché non a me? Ricordo che il mio periodo più brutto è stato giusto il primo mese” prosegue Walter, raccontando poi il suo primo “impatto” con una protesi. “Ero entusiasta come un bambino, anzi come un neonato che fa i suoi primi passi. Ricordo come se fosse ieri, l'ortopedico che mi ha messo la protesi mi disse: “Walter mi raccomando pian piano, il moncone deve abituarsi un po' alla volta non sforzare troppo”, ma io non ci ho visto più e così iniziai a correre come un matto. Cadevo e mi rialzavo. Ricordo che mentre ero fuori in un grande parco mi misi a rincorrere le galline”.
Nel post Walter racconta anche l’esperienza delle Pre Paralimpiadi del 2004 dove ha potuto conoscere gente che arrivava da tutto il mondo e confrontarsi con diversi campioni. “Mi chiamarono un sacco di persone come sponsor, diverse società a Milano che volevano mi iscrivessi con loro ma anche qui nella mia amata Sardegna, a Cagliari. Ho scelto, però, di non spostarmi dalle vicinanze e rimasi ad allenarmi a Sassari allo Stadio dei Pini, poi anche a Sorso e a Porto Torres».
“Ora ho una famiglia tutta mia, una moglie fantastica e una figlia bellissima che è la cosa più bella al mondo che mi potesse capitare. Cosa potrei chiedere di più? Se 25 anni fa pensavo che la mia vita fosse finita lì e ora vi sto raccontando un po' di queste cose, che corro più di prima e che mi sono creato una bellissima famiglia tutta mia, cosa è che si può desiderare di più?” aggiunge, lanciando un messaggio diretto: “Dobbiamo essere pronti a cogliere le nuove occasioni che ci capiteranno nella vita senza mai mollare perché purtroppo chi molla è perduto. Dobbiamo sempre avere la forza di andare avanti qualsiasi ostacolo e avversità la vita ci pone davanti, forza Leo non mollare”.