È iniziato oggi il processo presso la Corte d'Assise di Sassari nei confronti di Fabio Malu, 32enne di Luras, accusato dell'omicidio del suo concittadino Davide Unida, morto a luglio 2023 all'età di 37 anni dopo quattro giorni di agonia a seguito delle ferite riportate durante una lite che avrebbe avuto con l'imputato. L'accusa, mossa dal pm Alessandro Bosco della Procura di Tempio Pausania, è di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi.

Durante l'udienza, l'avvocato difensore di Malu, Giampaolo Murrighile, ha sollevato un'eccezione riguardante la genericità con cui è stata inserita l'aggravante dei futili motivi, chiedendo l'annullamento del capo d'imputazione in assenza di dettagli specifici su tali motivi. L'eccezione è stata contestata dal pm e dall'avvocato Sergio Milia, rappresentante della famiglia della vittima che si è costituita parte civile, ed è stata respinta dalla Corte presieduta dal giudice Massimo Zaniboni.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, i due uomini, tra i quali ci sarebbero stati vecchi dissapori, si sarebbero affrontati per strada l'8 luglio 2023 a Luras. Unida sarebbe stato armato di un'ascia, mentre Malu, allontanatosi momentaneamente, sarebbe tornato con in mano il tubo metallico di un aspirapolvere con cui avrebbe colpito il rivale alla testa, causandone, secondo l'accusa, la morte dopo quattro giorni di ricovero ospedaliero.

La prossima udienza è prevista per il 17 giugno con le testimonianze dei primi testimoni dell'accusa.