Un proiettile, recapitato in una busta anonima. Un messaggio chiaro, diretto, che ha segnato un’escalation di terrore per una donna già vittima di mesi di minacce e intimidazioni.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Usini, come da loro riferito, hanno permesso di accertare che, a partire dal maggio 2024, l’ex marito della vittima aveva iniziato a tempestarla di messaggi minatori e pesantemente offensivi. Minacce di morte, parole cariche di rancore, un tentativo costante di incuterle paura per spingerla a ritrattare le proprie dichiarazioni nel processo in corso.

La situazione è precipitata nel novembre 2024, quando l’uomo ha fatto recapitare alla donna una busta contenente un proiettile, un gesto che non lasciava spazio a dubbi sulle sue intenzioni.

Gli accertamenti condotti dai Carabinieri hanno portato alla richiesta della Procura della Repubblica di un provvedimento restrittivo nei confronti dell’indagato. Il GIP del Tribunale di Sassari ha così disposto la custodia cautelare in carcere, eseguita nei giorni scorsi. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito nella Casa Circondariale di Bancali.