La Giunta regionale ha dato il via libera, su proposta dell’assessora alla Difesa dell'Ambiente, Rosanna Laconi, a diverse delibere che coinvolgono varie aree della Sardegna. Tra queste decisioni, spicca l'approvazione della realizzazione di un impianto idroelettrico nel comune di Uri, che diventerà il primo impianto a Fonti di Energia Rinnovabile (FER) dopo l'approvazione della Legge Regionale 20/2024 sulle Aree Idonee. Non sarà necessaria una ulteriore Valutazione d’Impatto Ambientale per l'impianto idroelettrico presso la diga del Cuga a Uri.

Il progetto, del valore di 1,275 milioni di euro, avrà una potenza di 156 kW e produrrà circa 550 MWh all'anno, essendo collocato nella vasca di calma della diga. La società Opere e infrastrutture della Sardegna srl ha proposto il progetto, che include misure specifiche per la salvaguardia delle risorse idriche, la gestione del cantiere e la tutela ambientale.

LE ALTRE DELIBERE DELLA GIUNTA

Un'altra delle delibere riguarda il progetto di sistemazione idraulica del Rio Mannu, situato a nord-est della periferia di Bari Sardo (Ogliastra), che non richiede ulteriori valutazioni dopo l'istruttoria del Servizio V.I.A. Il progetto, del valore di 2,33 milioni di euro, finanziato interamente dalla Regione Sardegna, prevede la costruzione di un argine lungo 874 metri e una strada interpoderale di 355 metri per migliorare il deflusso delle acque e mitigare il rischio idrogeologico, con particolare attenzione alla tutela ambientale, paesaggistica e archeologica.

Nella zona industriale di Sologo (Lula), è stata approvata la modifica dell’impianto per la gestione di rifiuti speciali non pericolosi, che comporta un aumento della capacità di trattamento da 45 mila a 90 mila tonnellate/anno e l'introduzione di operazioni di recupero e manutenzione, inclusa la messa in riserva di inerti e materiali da costruzione. Sono previste misure per ridurre le emissioni in atmosfera, migliorare la gestione delle acque reflue e limitare l'impatto acustico.

Infine, su proposta dell’assessora Laconi, è stata approvata la prosecuzione dell’attività estrattiva e il recupero ambientale della cava di granito a Giacumoni, Luogosanto. Con un investimento di 826 mila euro, l'intervento prevede l'estrazione di 367 mila metri cubi di granito in 14 anni e il ripristino ambientale del sito con specie autoctone e il riutilizzo dei materiali di scavo, assicurando la protezione del paesaggio e delle risorse idriche locali.