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L’ex ospedale sotterraneo di vico III° Merello ed il suo grande giardino, apriranno al pubblico sabato 8 dicembre 2018. Un evento che si rivolge agli urbex, a chi è abituato a visitar ambienti in rovina: ville degradate e sotterranei pericolosi, ad esempio, praticando l’hobby dell’esplorazione urbana”, affermano gli esploratori di Sardegna Sotterranea.
La web community di temerari e avventurosi, capitanati da Marcello Polastri che su Facebook conta più di 30 mila simpatizzanti, stavolta ha inserito - per la manifestazione “Alla riscoperta dei monumenti sotterranei” - proprio lui, l’ex Ospedale Chirurgico dell’Aeronautica Militare, con cunicoli e gallerie che si dipanano a30 metridi profondità sotto viale Buoncammino.
La Regione Autonoma della Sardegna ha autorizzato i volontari (tra essi guide turistiche e speleologi), che apriranno l’ex servitù militare di Vico III Merello “a un pubblico ridotto”, trattandosi di un evento a numero chiuso, in un luogo non turistico, non da carta patinata o senza polvere. Ma di grande importanza storico-identitaria. I partecipanti dovranno indossare casco protettivo, presentandosi con una fonte di luce individuale e scarpe da trekking.
Da settimane, i volontari stanno ripulendo il sito, decespugliando il grande giardino esterno. Decine i sacchi di rifiuti portati via, perlopiù bottiglie di plastica, vetro, siringhe e fiale di metadone.
Il sogno degli esploratori è comunque quello di poter vedere, un domani, questo patrimonio celato, aperto alle visite turistiche: “sarebbe bello consolidare tutta l’area ad esempio, e aprirla a tutti, valorizzandola”. Collaborano all’evento i City Angel’s Cagliari, il Csain e altre associazioni culturali. Per far ciò, mossi da una incontenibile passione per l’esplorazione e la valorizzazione della storia, i volontari hanno per ora fatto un primo passo. Chi volesse partecipare potrà collegarsi al sito http://www.sardegnasotterranea.org o mandare un messaggio whatsapp al 3398001616.
LA STORIA
La scelta di aprire per un pubblico ridotto, l’ex ospedale di guerra di Vico III Merello non è infatti causale. “È a tutti gli effetti un luogo che non è mai stato aperto ai cittadini, perlomeno non in modo ufficiale, perché dal 1975 è rimasto in totale stato di degrado e abbandono.
Dalla fine della seconda guerra mondiale è come se lo avessimo dimenticato” racconta Marcello Polastri, leader del movimento degli esploratori urbani. “Eppure, conclude, quel sito è un bene identitario da tramandare ai posteri, perché salvò tante vite”.
RITI OCCULTI
Sul web e nelle cronache, questo sito è noto più per le storie dei riti di magia nera, le scritte inneggianti le sette diaboliche, “ma preferiamo dimenticar tutto ciò e squarciare le tenebre dell’abbandono, illuminando le sue vicende in chiave culturale”.
EX SERVITÙ
Passata dal Demanio militare alla Regione, il “Centro medico chirurgico dell’Aeronautica Militare”, accolse i feriti sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale. “Esteso circa mille metri quadrati, era dotato di camere per i degenti, bagni con croce e servizi igienici, sale operatorie, camera mortuaria. Ed anche di una cappella privata, un luogo di fede” prosegue Polastri.
“A guerra cessata divenne caserma, ausiliaria ad un quartier generale militare esterno, ai piedi del colle di Buoncammino”. La superficie del compendio, oggi inutilizzato e desolato, è di circa 6 MILA metri quadrati. Abbandono e degrado ne segnarono il destino, l’apertura di questo luogo identitario, “riscoperto” o meglio, “proposto” da Sardegna Sotterranea per questa specialissima occasione di visita, sarà a numero chiuso. Costato mezzo milione di lire (equivalenti a circa 155 mila euro attuale), era noto alle carte segrete come “Ospedaletto Chirurgico Aeronautica”. Un nosocomio in piena regola dunque, pur con una sostanziale differenza: era segreto, sotterraneo, noto ai soli militari.
A progettarlo fu l’Ufficio Tecnico Comunale. L’opera, imponente per via delle sue innumerevoli stanze, venne commissionata dall’Aeronautica Militare. A eseguire i lavori fu la ditta Carlo Ansoldi, esperta nella realizzazione di simili lavori, tra i quali, ad esempio, i rifugi di guerra della zona “in” di Cagliari, in Viale Merello. Collaborano all’evento i City Angel’s Cagliari.
Per poterlo visitare è possibile collegandosi al sito http://www.sardegnasotterranea.org avanzando apposita richiesta, compilando un modulo di adesione gratuito per tutti.
Esiste anche una info line whatsapp al 3398001616. Verranno ammesse poche decine di visitatori ogni 30’minuti. Essendo alcune aree del sito, in pessime condizioni conservative. Per soli esploratori amanti del genere, dunque.
I visitatori, se fortunati (essendo l’evento a numero chiuso), si dovranno presentare negli orari prestabiliti con una fonte di luce individuale. I caschetti protettivi verranno forniti dagli organizzatori, ad una condizione: solo a chi saprà dimostrare di aver dimestichezza in simili esplorazioni. Ora, al di là del filo spinato e della ruggine, dell’erba spontanea e dei ruderi, si muoverà un po’ di vita e di cultura, quella dei ciceroni per un giorno e dei visitatori curiosi.
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