Sono quasi 1.400 i migranti arrivati in Sardegna in tre giorni: 737 domenica, 621 oggi. La Prefettura di Cagliari sottolinea che con l'ultimo sbarco dalla nave spagnola Rio Segura, le quote destinate all'Isola, pari al 2,96% del totale nazionale, sono state raggiunte, se non addirittura superate.

E nei prossimi giorni non è escluso, in presenza di altri salvataggi nel Mediterraneo, che queste stesse quote vengano rimodulate al rialzo, destinando altri profughi alla Sardegna. Il vero problema è l'accoglienza.

Sin da domenica la Prefettura è riuscita ad individuare a tempo di record le strutture idonee in tutto il territorio regionale, ma ormai ogni posto è stato occupato. Basta analizzare la distribuzione per capire la reale situazione.

Dei 621 migranti arrivati oggi, 295 rimarranno nel cagliaritano, andando a sommarsi ai 350 di domenica, 187 sono destinati a Sassari (220 quelli di due giorni fa), 81 a Nuoro, che ne aveva già ricevuti 96 e, infine, 58 a Oristano, che vanno ad aggiungersi ai 70 di domenica.

Per fronteggiare l'emergenza, la Prefettura ha già pubblicato un nuovo bando per raccogliere le manifestazioni di interesse di nuove strutture per l'ospitalità. Ma non è questo l'unico problema legato agli sbarchi.

C'è infatti la questione dei minorenni non accompagnati che devono essere trasferiti in centri diversi da quelli degli adulti. Domenica sono arrivati 140 tra ragazzi e bambini, oggi sono oltre cento.

Ad alzare la tensione, le continue proteste non solo dei migranti che chiedono di lasciare al più presto l'Isola ma anche di forze politiche che cavalcano la paura nei confronti dello straniero per attaccare il governo Renzi e la Regione, accusati di essere i veri responsabili dell'emergenza profughi.