Il segretario provinciale Mauro Aresu, Siap, denuncia una situazione non più tollerabile: “Continua ad esserci un lasciapassare per l’Italia e per l’Europa con tutti i rischi connessi a possibili infiltrazioni di soggetti legati al fondamentalismo islamico”

                Nell’ultimo comunicato diffuso il 13 ottobre scorso esordivamo con un “assalto alla Sardegna”, però sono un paio d’anni che continuiamo a lanciare gridi d’allarme sulla questione dello sbarco dei migranti algerini nelle coste meridionali dell’isola, purtroppo si susseguono i governi ma la situazione non cambia; ciò che accade in Sardegna non interessa a nessuno e non si tratta di colori politici, bensì di totale indifferenza delle istituzioni nazionali nei confronti di un territorio abbandonato a se stesso, con organici di Polizia ridotti all’osso e la cd. questione sicurezza affidata alla buona volontà e dedizione delle poche forze rimaste in campo.

                Come più volte detto, si tratta di un tipo di immigrazione che non cerca asilo politico, bensì un semplice lasciapassare per l’Italia e per l’Europa con tutti i rischi connessi a possibili infiltrazioni di soggetti legati al fondamentalismo islamico. Nulla, nulla, nulla, nulla, all’orizzonte non si vede neanche uno straccio di proposta finalizzata a risolvere il problema ed ora, come se non bastasse, si iniziano a contare i morti, infatti, l’ultimo sbarco in  ordine di tempo ha visto consumarsi una tragedia; mentre viene scritto questo comunicato sono stati recuperati già due cadaveri ma il numero pare destinato ad aumentare.

                Per l’ennesima volta chiediamo alle istituzioni nazionali di utilizzare lo stesso impegno profuso per interrompere i flussi provenienti dalla Libia ma, purtroppo, abbiamo paura che nessuno ci ascolterà perché la Sardegna non fa notizia.