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Saranno sentiti lunedì 21 e martedì 22 febbraio i 14 indagati nell'inchiesta sui maltrattamenti avvenuti nel centro Aias di Decimomannu ai danni di pazienti affetti da disabilità psichica.
Uno dei primi ad essere interrogato già lunedì dal Gip di Cagliari, Giampaolo Casula, sarà il responsabile amministrativo dell'associazione, Vittorio Randazzo, il resto del calendario non è stato ancora reso noto.
Gli indagati, nel caso decidessero di rispondere, dovranno spiegare cosa è accaduto al secondo piano della struttura, il perché dei maltrattamenti, degli schiaffi e dei calci ai pazienti.
Una prima giustificazione è arrivata oggi pomeriggio durante la trasmissione di Canale 5 "Pomeriggio Cinque", che ha intervistato in esclusiva uno dei dipendenti sospesi di cui non è stato reso pubblico il volto e la cui voce è stata camuffata.
L'indagato ha dichiarato che a volte erano stati costretti a difendersi e a difendere gli altri ospiti e gli altri operatori perché alcuni pazienti erano aggressivi. Inoltre ha aggiunto che erano in pochi e si trovavano a gestire tanti pazienti.
Nel corso della trasmissione sono state raccolte anche le testimonianze di alcuni parenti dei disabili ospiti dell'Aias.
I familiari di un 39enne hanno segnalato che più volte avevano riscontrato ferite o segni sul corpo del loro congiunto e avevano chiesto spiegazioni alla direttrice della struttura, la quale aveva risposto dicendo che era caduto a seguito di una crisi epilettica o che era venuto alle mani con altri pazienti.