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Ci sono una serie di email, inviate da marzo, poco dopo le elezioni regionali, al direttore dell'"Unione Sarda" Anthony Muroni dietro l'inchiesta del quotidiano sui vitalizi percepiti dagli ex consiglieri regionali della Sardegna.
E' lo stesso Muroni a raccontare stamane sul sito on line l'origine della campagna #dateciinomi lanciata alcuni giorni fa dal quotidiano dopo il diniego opposto dagli uffici con la giustificazione della privacy degli interessati. La prima segnalazione del vitalizio per l'ex presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo (FI) arriva nella posta elettronica del direttore il 12 marzo e informa come l'ormai ex consigliera abbia presentato domanda per percepirlo subito e non dopo i 50 anni come aveva assicurato.
Muroni denuncia anche "pressioni private per interrompere subito la campagna, persino colleghi di altre testate che derubricano la richiesta a una presunta incapacita' di leggere i regolamenti sull'accesso al vitalizio pubblicati sul sito del Consiglio regionale".
"A noi non interessa sapere chi sono i 317 consiglieri che prendono la pensione", precisa il direttore, "piuttosto se qualche consigliere appena decaduto e' stato ammesso a godere il beneficio in 'deroga' alle regole conosciute" Il direttore preannuncia che quella che considera una "battaglia-simbolo" continuera':
"Assedieremo il palazzo con domande chiare, alle quali pretendiamo immediate risposte. Perche' altrimenti saremo autorizzati a ritenere il presidente Ganau politicamente responsabile di tutte le magagne che emergeranno".