“Un assessore senza pudore che continua a raccontare il falso ignaro del fatto che ormai ci siano documenti indiscutibili gli lasciano poche alternative. Se il presidente della regione deciderà di confermarlo nonostante questo scandalo significherà che sarà complice e corresponsabile sino in fondo di questo disastro economico, politico, etico e morale".

Lo ha appena detto il deputato sardo di Unidos che ha pubblicato il testo integrale del rapporto del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Sassari dal quale emerge in tutta la sua evidenza la contraddittorietà della posizione dell’assessore regionale dei trasporti.

"Aver farfugliato una replica ai documenti divulgati ieri ha messo ancora una volta la spregiudicatezza di questo assessore. Chi pensava di ingannare con quell’ennesima difesa farsa? I giornalisti, l’opinione pubblica, i suoi sostenitori? A perso il minimo senso del pudore e farebbe bene a trarne le conseguenze senza perdere altro tempo e altra dignità. Aver dichiarato che le condizioni sono cambiate da quel suo parere è semplicemente falso. Anzi, in quel documento emerge con chiarezza estrema che era stata esaminata proprio la questione della valutazione comunitaria. E fu proprio quel consulente divenuto assessore a parlare di “viscosità” e “atteggiamento dilatorio” della procedura regionale dinanzi ad un “alieno procedimento comunitario”.

"I documenti che ho appena pubblicato sul mio profilo facebook - dice Pili - appartenenti ad un dossier investigativo di 5000 pagine del Nucleo di polizia Tributaria della guardia di Finanza di Sassari sono chiari e netti e non lasciano adito ad alcun dubbio: Deiana aveva messo nero su bianco un parere, che fregandosene della procedura europea, chiedeva alla regione di non perdere altro tempo e di pagare i contributi co-marketing perché totalmente legittimi e rispettosi della normativa europea. Dunque l’esatto contrario di quello afferma oggi a condizioni invariate”.

“Il diktat del consulente dell’aeroporto di Alghero era stato chiaro e preciso: del parere dell’Europa non ce ne frega niente, la Regione deve pagare e deve farlo subito per non rischiare anche sul piano penale. Più che un consiglio sembrava una vera e propria minaccia rivolta a coloro che sarebbero diventati i suoi predecessori alla guida dell’assessorato ai trasporti. I documenti in possesso del Nucleo della Polizia Tributaria sono catalogati su un fascicolo d’indagine dal quale esce fuori in tutti i suoi dettagli il parere pro veritate del consulente dell’aeroporto di Alghero divenuto poi assessore regionale dei trasporti".

"Da consulente diceva e scriveva l’esatto contrario di quello che ha affermato anche ieri. Nella parte dell'inchiesta si esamina il ritardo della Regione nel pagare i contributi co-marketing per i voli low cost. Gli inquirenti si accorgono di un parere pro veritate di tale Massimo Deiana che secondo quanto scrivono gli investigatori è consulente della regione, professore, preside di facoltà e per giunta consulente dell'aeroporto di Alghero. E' in quel parere che gli investigatori rilevano alcuni passaggi chiave della posizione di Deiana".

"Da una parte il fantomatico esperto dice che per tutto il pregresso ( ante 2010) siamo dinanzi ad un'operazione compatibile con il quadro comunitario. Ieri Deiana, arrampicandosi sugli specchi dopo la divulgazione di stralci del suo parere, aveva sostenuto che ora sarebbero cambiate le condizioni. E’ semplicemente falso. Nel parere del 2011 aveva, infatti, esaminato la procedura europea e aveva sostenuto che bisognava andare avanti senza aspettare di fatto nessuna procedura comunitaria proprio perchè la nuova legge 10 del 2010 era stata studiata proprio secondo le indicazioni dell'indagine della Ue”.

“La seconda parte del documento è ancora più imbarazzante – dice Pili - perchè gli inquirenti esaminano, nell'ambito di un'altra indagine, l'aspetto della mancata notifica della legge 10/2010. In questo caso il consulente acrobata dell’aeroporto si spinge oltre l'ignoto e afferma che se esistono dei dubbi su