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Grande trepidazione e tantissima attesa a Scano di Montiferro per un evento speciale e unico, l’8^ edizione di “Juos”, il raduno regionale dei gioghi, cioè le “coppie”, dei buoi della Sardegna. La manifestazione, prezioso scrigno di tradizioni e omaggio al lavoro degli allevatori, avrà luogo sabato 26 agosto presso il suggestivo antico borgo nell'Oristanese, immerso in un incantevole paesaggio da sogno.
Organizzata dall’associazione culturale “Juos” in collaborazione con l’associazione “Madonna Regina di tutti i Santi” e con il patrocinio dell’amministrazione comunale, la parata è preceduta da un lungo e dettagliato lavoro di preparazione, soprattutto per quanto riguarda i protagonisti dell’evento, i buoi, che appartengono alla razza Sardo Modicana, presente in tutto il Montiferro.
Si tratta dei buoi scelti per sfilare durante i grandi eventi in Sardegna, e molti di quelli che partecipano sono nati e allevati a Scano, conosciuto come “paese dei buoi” e chiamato “Sa Idda del sol Boes Ruggios”. Quest’anno parteciperanno 3 gioghi provenienti da Scano di Montiferro, 2 da Cuglieri, uno da Norbello, uno da Silanus, uno da Perfugas, uno da Uta, uno da Sinnai, 2 da Domusnovas e 2 da Orani.
Anche se il format dell’evento è lo stesso delle edizioni precedenti, quest’anno i gioghi saranno di un numero inferiore, 15 rispetto ai 20 del 2022, e Stefano Cappai, assessore all’Agricoltura, ideatore e organizzatore, spiega ai microfoni di Sardegna Live il motivo: “Purtroppo dopo la pandemia da Covid-19, diversi gioghi sono venuti a mancare e molti appassionati non hanno più ripreso l'attività di doma dei buoi. Inoltre - prosegue - per quanto riguarda l'allevamento, la consanguineità nella razza, considerato che questa popolazione bovina è di circa 2500 capi, impedisce gli accoppiamenti”, afferma.
“Questo problema, se non risolto, causerà pian piano la sparizione di eventi importanti in Sardegna e con essi le tradizioni e la valorizzazione dei territori in cui l’allevamento ha costituito il sostentamento per intere famiglie e generazioni e fa parte al cento percento del patrimonio culturale di questi luoghi – spiega Stefano Cappai - Per fronteggiare queste difficoltà, bisognerebbe valorizzare al massimo il bue scanese e promuovere la continuità della razza, magari importando dei tori dalla Sicilia come si fece a inizio ’800”, dice.
Per quanto riguarda invece le polemiche animaliste che accompagnano costantemente gli eventi con gli animali come protagonisti, Stefano Cappai tiene a dire che: “I buoi vengono trattati come veri e propri componenti della famiglia, sono in perfetta salute, coccolati e seguiti costantemente da veterinari, qualunque attività essi svolgono è regolarmente autorizzata – spiega con decisione – Durante questi eventi, che si svolgono 1-2 volte l’anno, i buoi fanno delle soste all’ombra, vengono dissetati e accarezzati. Per il resto dell’anno stanno all’aperto o negli spazi appositi e vengono trattati come tutti gli altri animali da compagnia, come un cagnolino o un gattino. Non vi è assolutamente nessuno sfruttamento e chi ogni volta accende una polemica non capisce che in questo modo distrugge sia il lavoro degli allevatori che le nostre tradizioni”, conclude.
IL PROGRAMMA
Sabato 26 agosto alle ore 10 arriveranno i buoi a Scano in viale San Giorgio, dove saranno sistemati, rifocillati e messi a proprio agio.
Alle ore 16:30 inizierà la preparazione dei gioghi e alle 17 comincerà l’affascinante sfilata per le vie del suggestivo centro storico. La parata si concluderà alle ore 20 presso il piazzale davanti al campo sportivo e si darà il via alla sagra del vitello arrosto, organizzata dall’associazione "Madonna Regina di tutti i Santi".
La serata verrà conclusa a tempo di musica con i balli in piazza accompagnati da Lorenzo Chessa.