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Grande successo, tanti visitatori e infinito entusiasmo a Scano di Montiferro per l’8^ edizione di “Juos”, il raduno regionale dei gioghi, cioè le “coppie”, dei buoi della Sardegna. La manifestazione, prezioso scrigno di tradizioni, si è svolta sabato 26 agosto presso il suggestivo antico borgo nell'Oristanese, immerso in un incantevole paesaggio da sogno.
Organizzata dall’associazione culturale “Juos” in collaborazione con l’associazione “Madonna Regina di tutti i Santi” e con il patrocinio dell’amministrazione comunale, la parata, preceduta da un lungo e dettagliato lavoro di preparazione, è attesa tutto l’anno dalla comunità e dai tanti turisti che ogni anno giungono a Scano per conoscere una preziosa fetta di Sardegna. Si tratta di un vero e proprio omaggio al lavoro degli allevatori sardi, che negli anni è stato fondamentale per il sostentamento di intere generazioni.
I protagonisti dell’evento sono i buoi appartenenti alla razza Sardo Modicana, molti dei quali nati e allevati a Scano, conosciuto come “paese dei buoi” e chiamato “Sa Idda del sol Boes Ruggios”. Quest’anno hanno partecipato 15 gioghi: 3 provenienti da Scano di Montiferro, 2 da Cuglieri, uno da Norbello, uno da Silanus, uno da Perfugas, uno da Uta, uno da Sinnai, 2 da Domusnovas e 2 da Orani.
“Siamo molto soddisfatti, l’evento riscuote sempre tanto successo ed entusiasmo, trattandosi di una manifestazione unica nel suo genere – afferma ai microfoni di Sardegna Live Stefano Cappai, assessore all’Agricoltura, ideatore e organizzatore – nonostante la diminuzione dei gioghi dagli anni precedenti”.
Fu proprio Stefano a spiegarci che “dopo la pandemia da Covid-19, diversi gioghi sono venuti a mancare e molti appassionati non hanno più ripreso l'attività di doma dei buoi. Inoltre – aveva spiegato - per quanto riguarda l'allevamento, la consanguineità nella razza, considerato che questa popolazione bovina è di circa 2500 capi, impedisce gli accoppiamenti”.
“Per fronteggiare queste difficoltà, bisognerebbe valorizzare al massimo il bue scanese e promuovere la continuità della razza, magari importando dei tori dalla Sicilia come si fece a inizio ’800”, aveva detto Stefano.
Il successo dell’evento è dovuto anche al fatto che i buoi sono esemplari stupendi, “Trattati come veri e propri componenti della famiglia, in perfetta salute, coccolati e seguiti costantemente da veterinari – afferma Stefano e, riferendosi alle polemiche animaliste, aggiunge - Non vi è assolutamente nessuno sfruttamento e chi ogni volta accende una polemica non capisce che in questo modo distrugge sia il lavoro degli allevatori che le nostre tradizioni”, conclude.
I buoi sono arrivati sabato scorso alle 10 a Scano in viale San Giorgio. Alle ore 16:30 è iniziata la preparazione dei gioghi e alle 17 si è dato il via all’affascinante sfilata per le vie del suggestivo centro storico. La parata si è conclusa alle ore 20 presso il piazzale davanti al campo sportivo e si darà il via alla sagra del vitello arrosto, organizzata dall’associazione "Madonna Regina di tutti i Santi". La serata è stata chiusa tempo di musica con i balli in piazza accompagnati da Lorenzo Chessa.