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Aveva scaricato video di esecuzioni capitali effettuate dall'Isis, il giovane di 20 anni la cui abitazione è stata perquisita ieri nel quartiere Marina di Cagliari. Lo aveva fatto forse per curiosità e poi li aveva salvati su computer e hard disk.
Ieri mattina i carabinieri del Ros, su delega del pm della direzione distrettuale Antimafia Danilo Tronci, hanno passato al setaccio la casa del centro storico e sequestrato numerosi supporti informatici, su cui probabilmente sono stati salvati i video. Tutto il materiale sarà attentamente analizzato. Al momento sembra che il ventenne si sia addentrato troppo nel web alla ricerca dei video senza rendersi conto di quello che stesse facendo, anche se saranno gli accertamenti tecnici a fugare ogni dubbio.
Le indagini a carico del 20enne sono iniziate circa un anno fa nell'ambito di una inchiesta in cui è stato ipotizzato l'articolo 270 quinques del codice penale: "addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale".
Andava quindi accertato l'eventuale addestramento o auto-addestramento del giovane, cioè se quei video fossero serviti a preparasi per qualche azione e se fosse stato compiuto qualsiasi atto, anche un solo sopralluogo, per metterlo in atto, cosa che al momento non ha trovato riscontri.