Si è avvalso della facoltà di non rispondere Amin Alhaj Ahmad, il 38enne libanese di origini palestinesi arrestato a Macomer con l'accusa di essere affiliato all'Isis e di voler progettare un attentato in Sardegna, avvelenando le acque della rete idrica isolana con sostanze chimiche e cancerogene. Davanti al gip del tribunale di Nuoro Claudio Cozzella, che lo ha interrogato nel carcere Nuorese di Badu 'e Carros, alla presenza dell'avvocato d'ufficio del foro di Oristano, Aluise Barria, l'uomo ha fatto scena muta.

Concluso l'interrogatorio il giusdice invierà gli atti a Cagliari che è competente sull'inchiesta.