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Il comandante del motoscafo che sabato mattina è entrato in collisione con la barca a vela su cui viaggiava Alberto Filosi, il 69enne milanese deceduto in seguito all'impatto, è formalmente iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo. La decisione arriva dalla Procura di Tempio, la cui inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Maria Paola Asara, alla luce delle ultime risultanze delle indagini condotte dagli uomini della capitaneria di porto di Olbia.
Secondo le prime ricostruzioni, pare infatti che sia stato il semicabinato "Argo I" guidato da Luigi Zambaiti e a bordo del quale viaggiavano altre tre persone, ad incrociare la rotta della barca a vela "Sea Fever II" su cui viaggiava la vittima insieme alla moglie, soccorsa in stato di choc ma illesa, a mezzo miglio dall'attracco turistico di Portisco, davanti alla Costa Smeralda.
Restano adesso da stabilire le cause dell'impatto, ovvero se si sia trattato di un'imprudenza, di una distrazione, di imperizia o di un guasto. Intanto nella tarda mattinata di oggi gli investigatori riferiranno qualcosa di più al magistrato anche a questo riguardo. Sempre oggi l'autopsia sul corpo di Filosi dovrebbe chiarire le cause del decesso.