PHOTO
La Procura di Tempio ha aperto un'inchiesta sull’incidente verificatosi sabato mattina nelle acque di Portisco, davanti alla Costa Smeralda, tra due barche e in seguito al quale ha perso la vita Alberto Filosi, 69 anni, imprenditore di Legnano ma residente a Milano. Sulla barca a vela si trovava insieme alla moglie, Elena Rizzi, rimasta illesa ma in grave stato di choc, con il motoscafo guidato da Luigi Zambaiti, anche lui lombardo ma frequentatore abituale della costa gallurese. A bordo del bimotore si trovavano altre tre persone.
L’autopsia sul corpo della vittima sarà effettuata oggi a Sassari dal medico legale Francesco Serra.
In attesa che le indagini condotte dalla capitaneria di porto di Olbia permettano di fare luce sulla dinamica dell'impatto, non si esclude alcuna ipotesi, neanche quella che porterebbe ad ipotizzare il reato di omicidio colposo. Per ora le indagini sono chiuse da uno stretto riserbo.
In seguito all'impatto Alberto Filosi era finito in acqua, ma sarà la perizia odierna a dire più chiaramente se avesse già perso i sensi e sia caduto in mare successivamente o se siano state le ferite prodotte dalle eliche dell'imbarcazione a provocarne il decesso, senza escludere la possibilità che l'uomo sia annegato. Intanto gli investigatori, dopo aver controllato i due mezzi messi sotto sequestro tra Portisco e Porto Cervo e aver ascoltato i superstiti e alcuni testimoni accorsi con altre imbarcazioni sul luogo dello scontro, sono all'opera per tentare di capire se a causarlo sia stata un'imprudenza, un atto di imperizia, una distrazione o un guasto del natante.