PHOTO
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato, nello specifico la Squadra Mobile della Questura di Oristano, ha identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria tre persone, tutte residenti fuori dall’isola, poiché ritenute responsabili della truffa del bancomat.
Questa tipologia di reato, recentemente diffusosi in maniera esponenziale, viene attuato mediante l’utilizzo degli sportelli Atm ed è stato oggetto di un recente vademecum da parte della Questura, finalizzato a porre i cittadini in guardia contro quest’infima tipologia di truffa.
Nel caso di specie la vittima, dopo aver pubblicato un annuncio su internet per la vendita di un oggetto, viene contattata da una persona che, fingendo interesse all’acquisto, inizia una trattativa.
L’acquirente, in genere, mostra da subito molto interesse all’acquisto e, senza richiedere alcun dettaglio circa le caratteristiche dell’oggetto in vendita, per assicurarselo, chiede di poterlo acquistare al più presto mediante una tipologia di bonifico che si può effettuare immediatamente tramite l’utilizzo di uno sportello bancomat, senza attendere le lungaggini dei bonifici ordinari.
La vittima, una volta recatasi presso lo sportello bancomat, anche questo solitamente indicato dal truffatore, contatta nuovamente l’acquirente il quale, spiegata nel dettaglio la procedura da attuare, suggerisce, in maniera minuziosa, i vari passaggi da effettuare per ricevere il bonifico immediatamente e direttamente dallo sportello.
Nella maggior parte dei casi le vittime, inizialmente titubanti e diffidenti verso tale procedura, vengono abilmente raggirate dall’interlocutore che riesce a convincerle della bontà dell’operazione, rappresentandone i vantaggi in termini di rapidità, sicurezza e istantaneità dell’accredito, elemento che, a detta del truffatore, consentirà al venditore di avere il denaro sul conto ancor prima che quest’ultimo invii la merce all’acquirente, in una dimostrazione di fiducia nei confronti del venditore.
Terminata l’operazione, la malcapitata vittima, dopo aver atteso inutilmente l’accredito del denaro, realizza che anziché aver ricevuto il bonifico, lo ha effettuato a proprie spese sul conto o sulla carta indicata dal truffatore.
La truffa in questione è però andata male, infatti, i tre individui sono finiti tra le maglie degli investigatori della Squadra Mobile che, mediante una serie di minuziosi accertamenti, hanno dato una pronta risposta identificandoli e poi denunciandoli all’Autorità Giudiziaria.
Nei casi specifici, le vittime avevano messo in vendita, tramite un noto portale internet, svariati oggetti, tra i quali una stufa a pellet, una bicicletta da corsa e alcuni mobili da arredo. Il danno subito dalle vittime, tutte residenti nell’oristanese, si aggira intorno ai 6000 euro complessivi.