Dopo oltre due anni di indagini, è giunta al termine un’operazione condotta dalla Guardia di finanza di Cagliari che, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha scoperto un’articolata truffa ai danni di compagnie assicurative escogitata da un’agenzia operante nell’hinterland cagliaritano.

I finanzieri del Gruppo tutela economia del Nucleo di polizia tributaria hanno denunciato 4 persone per aver esercitato abusivamente, in concorso tra loro, l’attività di intermediazione in materia assicurativa senza alcun mandato e in assenza delle prescritte autorizzazioni dell’ivass (istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), e 382 sottoscrittori di polizze per frode assicurativa.

Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle, lo schema operativo prevedeva, al fine di attirare il maggior numero di clienti, la pubblicizzazione, sulla vetrina dell’agenzia, di forti scontistiche sulle più diverse forme di copertura assicurativa.

Una volta all’interno, il potenziale cliente era indotto a pensare di trovarsi di fronte a un operatore “multimarca”: in realtà, il soggetto economico investigato operava semplicemente in nome e proprio conto, cercando le migliori offerte commerciali direttamente sulla rete internet.

Una volta individuato il preventivo più adatto alla singola esigenza, per ottenere una scontistica particolare, i moduli dei preventivi venivano modificati, in singolo accordo tra il venditore e l’acquirente, indicando età anagrafiche, residenze, appartenenze a pubbliche amministrazioni difformi dal reale o completamente inventate, attraverso le quali, il premio assicurativo subiva una forte diminuzione. Fra le tante situazioni anomale, è stata perfino riscontrata l’appartenenza di una persona di nazionalità cinese all’esercito italiano.

A quel punto, il veicolo per il quale era stato stipulato il contratto risultava effettivamente assicurato.

Anche da un controllo incrociato delle diverse banche dati a disposizione degli enti preposti ai controlli (come, ad esempio, quelle relative alle telecamere delle zone ztl, agli autovelox, ai tutor, ai telepass, nonché al nuovo dispositivo autoscan) o anche mediante semplici applicazioni per smartphone, risultava che gli automezzi interessati erano del tutto in regola con gli obblighi previsti in tema di assicurazione per responsabilità civile.

L’illecito emergeva solo all’atto del verificarsi di un eventuale incidente. In questo caso, le compagnie assicurative, riscontrata la palese difformità tra l’identità anagrafica dichiarata nella polizza e quella reale, e rilevata la frode, si vedevano automaticamente costrette a disconoscere il pagamento di qualsiasi somma a titolo di risarcimento.

Un meccanismo truffaldino ben congegnato ed estremamente pericoloso per tutti coloro che potessero trovarsi coinvolti, come parte lesa, in situazioni di sinistro stradale con controparte alcuno dei mezzi così fittiziamente assicurati.

Al termine dell’indagine, i 382 clienti di oltre 800 polizze assicurative negoziate attraverso il citato sistema fraudolento, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria di Cagliari per frode assicurativa.

Il valore complessivo delle polizze false emesse è stato stimato in circa 400.000 euro.

Secondo quanto accertato dai finanzieri, i responsabili dell’agenzia abusiva, nell’inoltrare le pratiche assicurative alle sedi centrali delle compagnie, apportavano, all’insaputa dei contraenti, alcune modifiche ai preventivi, diminuendone il costo ed intascando la differenza, pari a circa 100/150 euro a polizza. In questo modo, i responsabili riuscivano ad appropriarsi illecitamente di oltre 65 mila euro.