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Si è conclusa ieri la 'Mare Aperto 22-1', evento addestrativo della Marina Militare al quale hanno partecipato anche unità dell'Esercito Italiano, dell'Aeronautica Militare e numerose realtà come Confitarma, il Centro di geopolitica e strategia marittima, la Protezione civile, il Corpo infermiere volontarie della Croce Rossa ed appartenenti al Sovrano militare Ordine di Malta.
L'esercitazione, durata 24 giorni e sviluppata attraverso diverse fasi, ognuna delle quali con specifici obiettivi addestrativi, è stata diretta dal comandante in capo della Squadra navale, ammiraglio Aurelio De Carolis, insieme al suo staff imbarcato sulla portaerei Cavour e ha visto impegnati i comandi della Brigata Marina San Marco, delle Forze di contromisure mine e delle quattro Divisioni Navali in cui si articola l'organizzazione operativa della Marina.
Fin dall'inizio, 'Mare aperto' ha visto la partecipazione di unità appartenenti a Nazioni alleate, che hanno contribuito all'addestramento degli equipaggi ed al mantenimento di elevati livelli di interoperabilità tra le forze Nato. Oltre ai mezzi direttamente e stabilmente coinvolti nell'esercitazione, hanno contribuito alle fasi addestrative ulteriori assetti aerei dell'Aeronautica Militare, tra cui caccia Eurofighter, F35B, assetti di comando e controllo CAEW G550 e Tanker KC767A, nonchè di altre nazioni, arrivando ad un totale di oltre 30 aeromobili interessati, seppur temporaneamente, all'attività. Il forte "connotato di proiezione" dell'esercitazione è stato sostenuto dalla presenza di una forza da sbarco composta da oltre 350 fucilieri della Brigata Marina San Marco integrata da una compagnia di Lagunari dell'Esercito Italiano su Vtlm e due della Forza da sbarco della Marina spagnola, per un totale di circa 630 unità.
Particolarmente significativi i risultati ottenuti dal gruppo cacciamine che ha operato nella Sardegna meridionale e, durante lo svolgimento dell'esercitazione, ha scoperto e identificato ben 16 ordigni inesplosi risalenti al Secondo Conflitto mondiale, tutti segnalati ai locali organi competenti per le successive azioni di bonifica.