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Lo screening dedicato agli studenti della Sardegna, iniziativa promossa dalla Regione in stretta collaborazione con i sindaci del territorio e l'Anci per il contrasto alla diffusione del Covid-19 in vista della riapertura delle scuole al termine delle festività natalizie, ha raggiunto il target 'sentinella', cioè la soglia del 50% della popolazione scolastica testata in grado di rappresentare il quadro epidemiologico generale.
Sull'intero territorio regionale, il dato, non ancora definitivo, registra 81.300 studenti che si sono sottoposti volontariamente al test antigenico nelle giornate di sabato e domenica: 26.790 Asl Cagliari; 9.504 Asl Gallura; 1.945 Asl Medio Campidano; 10.649 Nuoro; 1.187 Asl Ogliastra; 6.815 Asl Oristano; 17.322 Asl Sassari; 7.088 Asl Sulcis.
Il numero dei positivi attualmente rilevati si assesta al 2,19%. I soggetti risultati positivi nel corso del monitoraggio sono stati presi in carico dai servizi di igiene pubblica per la verifica tramite il test molecolare.
"Le capacità organizzative e logistiche maturate in occasione della campagna di screening 'Sardi e sicuri' ci hanno consentito di approntare in brevissimo tempo un monitoraggio su vasta scala su un'ampia parte della popolazione studentesca - afferma il presidente della Regione Christian Solinas -. È stata un'operazione non facile, ma grazie alla collaborazione di tutti gli attori in campo, a partire dai sindaci, gli operatori sanitari e i volontari, siamo riusciti anche in questa impresa. Con la loro adesione i nostri giovani e le loro famiglie hanno dato ancora una volta un segnale di grande responsabilità, confermando quanto già registrato nella campagna vaccinale che ci vede tra le regioni con il maggior numero di vaccinati nelle fasce d'età più basse".
"È stato fatto un grande sforzo per realizzare un'attività di screening così vasta in breve tempo – dichiara l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – ma è stato uno sforzo necessario. I dati sui contagi rilevati ci dicono che è possibile riprendere l'attività in presenza, senza escludere il ricorso alla didattica a distanza in tutti quei casi mirati giustificati da un quadro epidemiologico più grave. Ovviamente occorre mantenere la massima prudenza e il rispetto di tutte le misure anti-contagio adottate finora. La situazione continuerà a essere monitorata con la massima attenzione e soprattutto continueremo con forza nella campagna di vaccinazione, che resta la nostra arma più forte contro un virus che rappresenta ancora una minaccia".