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Criteri di ammissione ai corsi di strumento per la Scuola civica di musica (inseriti nella determina 3309 del 23 maggio 2018), un nuovo bando introduce nuove regole rispetto agli anni scorsi, alcune delle quali svantaggiano o addirittura escludono gli allievi attualmente iscritti, che non prevede due anni di propedeutica come condizione all’ingresso alla scuola. Propedeutica nell'educazione musicale viene considerata come orientamento alla scelta dello strumento musicale da attuarsi seguendo e valorizzando le propensioni di ciascun bambino.
Sono alcuni ragionamenti del consigliere comunale Alessandro Sorgia, che in un’interrogazione rivolta al sindaco Massimo Zedda ha evidenziato alcune ‘smagliature’.
“La frequenza di propedeutica, nello specifico, di due annualità – scrive Sorgia - è stata da sempre presa in considerazione all'interno delle Scuole civiche di musica come requisito imprescindibile al fine della corretta frequenza dei relativi corsi di strumento indipendentemente dall'età dell'allievo, ma l'attuale bando della Scuola civica di Cagliari, non prevedendo due anni di propedeutica come conditio sine qua non, sembra non tenere nella debita considerazione il ruolo fondamentale che riveste la Propedeutica nell'educazione musicale degli aspiranti allievi. Scuole civiche come ad esempio quelle di Quartu S. E. e Selargius – sottolinea sempre l’esponente di palazzo Bacaredda - propongono un percorso formativo in cui la propedeutica riveste un ruolo fondamentale per l'accesso diretto ai corsi di strumento prevedendo la selezione solo per coloro che non hanno svolto tale percorso. Negli anni passati è stata garantita agli allievi già iscritti ai corsi una continuità didattica, da ritenersi fondamentale per l’insegnamento in generale e per quello musicale in particolare, specie nel caso degli allievi più giovani”.
Esistono numerosi casi di bambini nati negli anni 2011 e 2012 che hanno già frequentato dai 2 ai 3 anni di Propedeutica con lo scopo di poter essere instradati e quindi accedere adeguatamente ai corsi di strumento musicale. Questi bambini stanno seguendo con passione e assiduità tale percorso formativo proprio allo scopo di poter approcciarsi all'apprendimento dello strumento musicale in maniera didatticamente ineccepibile e altamente motivazionale. Occorre scongiurare l’eventuale abbandono della formazione musicale dei bambini a causa delle disposizioni vigenti del caso, perché nati a fine anno o perché "sfortunati" nelle pubbliche estrazioni.
Il nuovo bando introduce inoltre due nuovi criteri rispetto da ritenersi del tutto ingiustificati e discriminatori nei confronti degli allievi attualmente iscritti secondo i quali la quota massima di conferme delle vecchie iscrizioni debba essere ridotta e comunque arbitraria (35%) e il limite minimo di età dei bambini (8 anni) al fine di poter accedere ad un corso di canto o strumento.
L’avvio alla pratica strumentale già dalla prima infanzia è ormai una realtà sostenuta da molteplici e accreditati metodi di pedagogia musicale adottati nella maggior parte dei Paesi nei quali la pratica musicale è diffusa. L'attuale bando, a differenza di quelli precedenti, rischia di stroncare questo percorso formativo.
Alla data del 30/04/2019 non tutti gli allievi avranno compiuto 8 anni, ed occorre tener ben presente che nelle precedenti edizioni, qualora l'insegnante lo avesse ritenuto opportuno, era possibile presentare domanda per i corsi di strumento anche senza aver compiuto 8 anni, ma con almeno due anni di propedeutica alle spalle.
Il criterio della pubblica estrazione per la formazione delle classi di propedeutica non permette né la continuità didattica né la formazione di una classe di livello avanzato. In taluni casi si arriverebbe ad una paradossale situazione nella quale per alcuni allievi si potrebbe riscontrare l'iscrizione al quarto anno di propedeutica;
“Per questo – dice Sorgia – occorrerebbe introdurre dei criteri di valutazione della motivazione e del rendimento dei bambini, ma tali criteri tuttavia, dovrebbero essere stabiliti ex ante, ossia prima dell’avvio dell’anno scolastico e non ex post, dopo la sua chiusura, e prevedere comunque una soglia “mobile”. Non si capisce il criterio del tutto opinabile che esclude e discrimina i bambini di età inferiore agli 8 anni dalla possibilità di apprendere la pratica di uno strumento, ancora di più nel caso di coloro che hanno già avviato in questi anni lo studio dello strumento medesimo presso la Scuola Civica di Cagliari, i quali sarebbero doppiamente discriminati;
“Bisognerebbe invece puntare – aggiunge Alessandro Sorgia - ad un aumento dell’offerta prevista dalla Scuola Civica con l’introduzione, ad esempio, di formazioni orchestrali e corali e corsi di istruzione di base collettivi, paralleli ai corsi individuali, più rispettosa di nuovi e diversi criteri di organizzazione interna, sicuramente più efficaci rispetto al passato;
b) un margine di deroga ai termini previsti dall'attuale bando in riferimento in particolare a:
- inserimento di due anni di propedeutica prima dell'ingresso ai corsi di strumento per la fascia giovani e giovanissimi (5-18 anni), per non far passare l'idea che la propedeutica musicale sia inutile se si vuole imparare a suonare uno strumento;
- garanzia della continuità didattica, senza il pericoloso rischio di "buchi formativi", vale a dire dare la possibilità a chi ha frequentato con regolarità i due anni di propedeutica di procedere nel percorso formativo con un anno di propedeutica-livello avanzato o con l'accesso al corso di strumento; rispetto del principio di "accompagnamento" e formazione dell'educazione musicale, che non può e non deve avere soluzioni di continuità, attraverso una concertazione fra insegnante di propedeutica che promuove e indirizza verso la scelta dello strumento più consono e insegnanti di strumento che ne verificano l'idoneità;