"Oggi ho incontrato i rappresentanti degli insegnanti e dei genitori dei bambini dell’istituto comprensivo Grazia Deledda, preoccupati per il recente accorpamento con l’istituto Mariangela Maccioni stabilito dalla giunta regionale, che ha fatto seguito alle disposizioni emanate dal ministero dell’Istruzione. Prima che il provvedimento venisse approvato dalla Regione, ho chiesto all’assessore regionale Andrea Biancareddu che venissero date rassicurazioni sul fatto che neanche una classe dei due istituti sarebbe stata soppressa e così è stato garantito, così come ci è stato assicurato che non verrà tagliato un posto di lavoro tra il personale scolastico".

Lo fa sapere in una nota il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu. "La Regione, grazie alle pressioni da parte dei territori, ha anche previsto la possibilità per il dirigente scolastico di nominare un collaboratore che lo aiuti nello svolgimento delle mansioni che, indubbiamente, risulteranno più gravose. Ma la rassicurazione più importante è il fatto che la qualità dell’insegnamento e della formazione degli studenti non subirà ripercussioni", prosegue.

"Noi amministratori della provincia di Nuoro - spiega Soddu - abbiamo deciso di proporre un piano di dimensionamento, indicando alla Regione gli istituti da accorpare, cercando di ridurre il più possibile eventuali criticità. E questo non solo perché siamo noi che viviamo il territorio a conoscere le dinamiche della scuola, ma anche per spirito di solidarietà con i piccoli paesi dell’interno, che, più che a Nuoro, devono affrontare i drammi dello spopolamento e della dispersione scolastica e dove la perdita di un’autonomia può significare il colpo di grazia". 

"Posto che la Regione non poteva sottrarsi dall’approvare la delibera sul dimensionamento, se non avessimo dato indicazioni, le scelte le avrebbero fatte direttamente a Cagliari sulla base di un mero calcolo aritmetico del numero di alunni dei vari plessi provinciali, senza badare a distanze chilometriche, condizioni delle strade, presenza o meno di collegamenti con mezzi pubblici. Un rischio che, in coscienza, non ci siamo sentiti di correre. Siamo sempre schierati a difesa della scuola - conclude -, dalla parte degli alunni, delle famiglie, del corpo docente e non docente e qualora in futuro si dovesse materializzare l’eventualità che una sola classe venga tagliata, non esiteremo fare le barricate per tutelare un diritto fondamentale qual è quello allo studio".