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Stamattina a Selargius, i carabinieri hanno denunciato un 53enne disoccupato, già destinatario di precedenti denunce.
L'uomo è accusato di aver compiuto un furto in un appartamento di via XXV Aprile a maggio 2018. I militari avevano repertato delle tracce ematiche lasciate dall’autore del furto, che si era ferito durante l’effrazione di una finestra.
IL RIS di Cagliari aveva estratto da quei reperti un profilo genetico che, in quel momento, non aveva fornito un riscontro sulla base dei dati contenuti nella banca dati DNA. Insomma, l’unica persona riconducibile a quel DNA, o un suo parente stretto, non erano censiti. Nel frattempo però, grazie alle proprie performances, il titolare di quelle irripetibili caratteristiche biologiche era stato fotosegnalato per altre vicende e gli era stato, come previsto da qualche anno a questa parte, prelevato un campione di saliva. Quel dato raccolto e inserito nel sistema bio-informatico, ha fatto illuminare un led e squillare una campanella del cervellone elettronico del reparto investigazioni scientifiche dell’Arma. Esisteva un dato perfettamente corrispondente, quello raccolto dei carabinieri di Selargius.
Grazie all’opera dei RIS quel furto è stato scoperto.