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L’inviato sardo-oristanese, conosciuto come protagonista del Tg satirico di Striscia La Notizia, un uomo buono come il pane, sorridente che sui social sprigiona la sua #energiapositivasempre. Tanti anni a denunciare ciò che non va, a risolvere assurde vicende della vita quotidiana dei sardi e non solo, oggi scrittore per trasmettere la “semplicità come vera ricetta della felicità. Ecco il libro che sancisce ancora di più la vicinanza con le persone, con la gente comune di tutti i giorni.
LA CASA EDITRICE. Chissà quante volte, guardando la televisione, ci siamo chiesti come sono in realtà, nella vita di tutti i giorni, i personaggi televisivi. Spesso ci facciamo prendere la mano dalle notizie che magari ascoltiamo o che leggiamo sui giornali, dimenticandoci che dietro ad ogni "maschera" c'è un uomo, con le sue piccole fragilità ma anche con i suoi grandi sogni. "Semplicità = Felicità" è l'opportunità di conoscere molto da vicino Cristian Cocco e scoprire che dietro l'inviato di Striscia la notizia c'è un uomo "buono come il pane", di quelli che ti coinvolgono con un estro speciale e quel brio effervescente che, anche solo con una frase, sa trasmettere una positività e una gioia di vivere fuori dal comune. In questa sorta di diario dei suoi pensieri impariamo a conoscerlo da una posizione privilegiata: quella del suo cuore.
DA ORISTANO, L’ASCESA. Debutta in televisione nel 2000 come "barzellettiere" nel programma La sai l’ultima?, dove arriva in finale e vince l'ottava puntata. Alla fine dello stesso anno viene ingaggiato come inviato sardo della popolare trasmissione TV di Antonio Ricci Striscia la notizia: durante i servizi appare in video vestito con abiti che richiamano il celebre costume sardo maschile e si occupa di smascherare magagne, sprechi di denaro pubblico ed ingiustizie in terra sarda. Nel 2008 Antonio Ricci lo invia per la seconda volta (la prima volta era stata nel 2004) nei pressi del Teatro Ariston di Sanremo per intercettare e "disturbare" i cantanti che partecipano al 58º Festival di Sanremo, dove tra gli altri cantanti incontra Al Bano che propone un connubio artistico. Sempre nel 2008 partecipa allo Zecchino d'Oro in veste di padrino di una bambina in gara, cantando con lei e i Tenorenis la canzone Attenti alla musica. Il 22 novembre del 2009 conduce in studio una puntata di Striscia la domenica in coppia con Dario Ballantini. Ha anche partecipato a due edizioni di Paperissima Sprint: nel 2009 insieme a Juliana Moreira, Vittorio Brumotti e il Gabibbo; nel 2011 con Giorgia Palmas e Vittorio Brumotti. Insieme a Cocco, nel cast anche gli inseparabili Tenorenis (2009 e 2011) e le Quote Rosas (2009). Nell'estate del2012 ha prestato la sua voce in uno spot radiofonico per la campagna pubblicitaria del Turismo in Sardegna. Nell'estate del 2013 parteciperà ad una nuova edizione di Paperissima Sprint insieme a Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti e il Gabibbo. Ad accompagnare Cristian Cocco negli sketch la sua Ajò Band e un gruppo di artisti circensi denominati per l'occasione i Circocco. Da giugno a settembre 2014 fa parte per la quarta volta del cast di Paperissima Sprint. Conduce la coppia Giorgia Palmas e Vittorio Brumotti, insieme al solito Gabibbo. Cristian impersona un improbabile bagnino, "su bagninu", oltre ad intervenire con intermezzi musicali insieme alla band etnopop "i Sonausu" (Antonio Sardu, Marcello Baltolu, Stefano Piras, Stefano Pinna, Michele Pirina), sua nuova creatura. Dal 2004 è accompagnato stabilmente da tre cantanti-coristi che girano sotto il nome di "Tenorenis", nome da lui inventato, che deriva dal gioco di parole formatosi quasi naturalmente dal canto tipico sardo "a tenores" e dal nome del popolarissimo Tony Renis, che fu il direttore artistico del Festival di Sanremo nell'anno della nascita del gruppo. Nella primavera 2008 Cocco inventa le Quote Rosas, tre avvenenti ragazze cantanti, considerate la risposta al femminile dei Tenorenis, che usano un abbigliamento che richiama l'originale costume sardo femminile, ma più moderno e provocante. Dal 2011 invece si fa affiancare saltuariamente da due gemelle. Dal 2012 ritorna alle origini realizzando i servizi per Striscia la notizia da solo. I tre lo hanno affiancato anche in alcune edizioni di Paperissima Sprint.
DICONO DI LUI. Tra i tanti che appaiono sulle pagine del libro, Antonio Ricci: “Nomen omen, dicevano i latini, cioè nel nome c’è già segnato il destino, Cristian Cocco C.C., come i Carabinieri nei secoli fedele, sotto la scorza dura del sardo la polpa buona, candida e benefica”. Moreno Morello, inviato: “telefonare a Cristian è come concedersi una breve gita in Sardegna, ti risponde in maniera corroborante, decisa come il gusto del cannonau. Non ti nasconde mai quel che pensa, chiaro come le acque smeraldine dell’Isola, ha il cuore friabile come il pane carasau, ma all’occorrenza è un appoggio sicuro, inamovibile come un antico nuraghe”. Michele Rosiello, attore: “Caro Cristian, ricordo bene la mattina che arrivai sul set di “L’Isola di Pietro”, mi ritrovai davanti te in divisa e scoprii che saresti stato tu il tanto atteso ispettore Pinna. Da subito in quella stretta di mano avvertii umiltà e positività, una prima impressione che poi col tempo non ha fatto altro che confermare e alimentare. Non è un caso se cercavo te quando avevo qualche pensiero, per un consiglio o più semplicemente per una botte di energia. Ti voglio bene, il tuo commissario”.