“Ieri sera un nostro ospite del centro di accoglienza è stato aggredito a Fertilia, in mezzo alla strada, vicino a locali pubblici e alla luce del sole, da due giovani. Saranno le forze dell'ordine a stabilire se, come si teme, sia stata un'aggressione di stampo razzista. Noi vogliamo ringraziare, anche a nome del ragazzo, tutte le persone presenti che immediatamente si sono impegnate per liberarlo e difenderlo. Ancora una volta Fertilia si conferma luogo di accoglienza e integrazione, un esempio a livello nazionale”.

Sono queste le parole Giulio Brau, presidente della cooperativa sociale La Luna che gestisce il centro di accoglienza per richiedenti asilo “Vel Marì”.

“Il ragazzo, senegalese di 27 anni, è stato soccorso – si legge nella nota del Cas– e portato in ospedale, accompagnato dalla mediatrice culturale della cooperativa e dalle forze dell'ordine. Al pronto soccorso è stato visitato, sottoposto agli accertamenti necessari e dimesso durante la notte. Ora è al centro, dove è ancora sotto choc e molto spaventato, ma è curato, protetto e supportato”.

“Il giovane – ribadiscono – si trova in Italia dal 2017, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, e dal 2018 è ospite del "Vel Marì". Ha trovato lavoro in un peschereccio, e nel frattempo segue un corso avanzato di italiano per stranieri al Centro provinciale per l'istruzione degli adulti di Alghero. Parla già, oltre all'italiano, anche il francese e l'inglese”. 

“Fertilia – conclude Brau – è e resterà sempre un territorio di accoglienza, come racconta la sua storia. Cittadini e cittadine hanno sempre fatto sentire i nostri ospiti parte di una società, senza distinzione di pelle. Anche ieri Fertilia ha confermato la sua natura di luogo di accoglienza e integrazione. A nome nostro e del ragazzo, grazie”.