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Una bella storia raccontata al nostro giornale da chi ha scelto ancora una volta di lasciare l’Isola, la nostra pur amata Sardegna, per raggiungere confini totalmente opposti e pieni di prospettive.
Sergio Porcu, sestese, 40enne, ha scelto questa opportunità e la racconta con entusiasmo e con positività degna di chi ha voltato pagina: “La mia avventura in Australia comincia nel 2013 – racconta - quando dietro invito di alcuni miei amici australiani e per questioni di business decisi di partire per Sydney, ricordo ancora quella sensazione di ansia paura ed emozione prima di affrontare i voli che mi avrebbero portato nell'altro emisfero del mondo avrei volato con il più grande aereo passeggeri del mondo l'Airbus380/800 diretto verso Dubai negli Emirati Arabi. E da lì alla volta di Sydney, un viaggio di circa 24 delle quali 20 di volo effettivo. Arrivato a Sydney ricordo ancora l'effetto del jet lag dovuto alle 10 ore di fuso orario con l'Italia e sopratutto passare dell'inverno all'estate in 24 ore . Quell’anno ebbi l'occasione di ammirare la città di Sydney con il suo Harbour bridge e la famosa opera house, simbolo della città”.
GLI STUDI. “Nelle settimane successive – descrive il giovane sardo - presi un volo per andare verso la città di Hobart in Tasmania lo stato più a Sud dell'Australia, fu li che capii che questa parte del pianeta mi stava attirando. Realizzavo dove mi trovavo nel momento in cui un piccolo Wallabie (canguro) saltava tranquillo per la strada Il fascino della Natura australiana mi aveva già rapito i suoni i colori profumi ero tutti diversi da quelli ai quali ero sempre stato abituato. Dopo un mese circa tornai in Italia e rimasi li per diversi mesi ma qualcosa mi diceva che dovevo ripartire per l'emisfero sud. E così feci tornando in diverse occasioni nel 2014 fino al 2015 quando decisi di iscrivermi ad u college privato per migliorare il mio inglese , eh si non era buono per nulla ...E uno dei punti fondamentali per una vita all'estero e conoscere la lingua inglese .... ma non solo bisogna imparare una nuova vita in una altra lingua e cultura ...anche comprare il pane o il giornale. Tutto questo era fantastico ,anche se duro e talvolta frustrante ...il non poter esprimere te stesso come sei sempre stato abituato a farlo, anche il semplice attraversare la strada era difficile poichè essendoci il senso di marcia a sinistra il cervello aveva bisogno di tempo per abituarsi alla nuova condizione. Quelli furono i miei primi passi qui in questo grande e meraviglioso paese dove il senso civico e la meritocrazia sono tangibili ...quasi un utopia per qualcuno che viene dall'Italia”.
“Prima di partire qui ho iniziato una attività come import export ...una piccola cosa tra Australia e Italia ....poi avevo un esclusiva per un prodotto particolare per cura e benessere prodotto da una azienda di Melbourne ...poi per varie ragioni di stabilizzazione qui ho messo in congelamento quel progetto ...che devo riprendere a breve con una joint con un mio amico grosso imprenditore italo Australiano siciliano. Attualmente ho una attività in proprio nel settore costruzioni qui c'e un immenso sviluppo urbano e il ritorno economico è molto elevato diciamo nell'ordine delle 5 volte che in Italia”
IL LAVORO. “Negli ultimi 3 anni ho avuto l'occasione di visitare altre parti dell'Australia quali Melbourne nello stato del Victoria ... città molto multiculturale con forte essenza europea
Nel 2016 visitai la Sunshine coast nello stato del Queensland dove tutto è molto tropicale ....li ebbi un esperienza indimenticabile il Koala encounter, ovvero in un ambiente di totale relax per l'animale in mezzo alla natura ho potuto tenerlo in braccio, che sensazione fantastica.....la "signorina" Koala si chiamava Annie ed era dolce affettuosa e tanto paziente. ...si addormentò tra la mie braccia .... questi animali dormono circa 20 ore al giorno”.