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E’ stata firmata oggi a Roma dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e la ministra della Difesa Roberta Pinotti il Protocollo d’intesa sulle servitù militari per ridurne quantitativamente e qualitativamente gli impatti nell’Isola. Hanno affiancato il Presidente, quest’oggi a Roma, i Sindaci dei Comuni che maggiormente risentono degli impatti della presenza militare e sui cui territori ricadranno più direttamente i risultati concreti ottenuti attraverso l’intesa: Arbus, Antonio Arca; Decimomannu, Annapaola Marongiu; La Maddalena, Luca Montella; Nuoro, Andrea Soddu; Perdasdefogu, Mariano Carta: Teulada, Daniela Serra e Villaputzu, Sandro Porcu.
Gli impegni sottoscritti indicano spiagge 'libere' dalle servitù militari e periodi più lunghi, da giugno a settembre, di ferma delle attività a fuoco, investimenti in attività di ricerca e innovazione tecnologica e l'istituzione di osservatori ambientali indipendenti nei poligoni e nelle aree a maggior intensità addestrativa.
Verranno restituite in questo modo bellissime spiagge in prossimità dei poligoni militari, oggetto di richieste che risalgono a 40 anni fa. In particolare, la Difesa si impegna a cedere la spiaggia di Porto Tramatzu, nel Poligono di Capo Teulada, e le spiagge di S'Ena e S'Arca nell'area del Poligono di Capo Frasca, e a cedere in maniera temporanea, tra il primo giugno e il 30 settembre, l'area delle 'Spiagge Bianche', sempre a Capo Teulada, e della 'Spiaggia di Murtas' a Capo San Lorenzo.
Nell'intesa anche la piena operatività della caserma di Pratosardo che dovrebbe ospitare a regime 250 militari di vari reparti, il rilancio della scuola per sottufficiali della Marina a La Maddalena, dove è previsto anche un polo d'eccellenza dell'economia del mare. L'accordo prevede, inoltre, indennizzi ai Comuni e ai pescatori di Capo Frasca e la previsione di un'area di rispetto per le zone archeologiche. La Difesa, infine, promuoverà un tavolo interistituzionale per lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione tecnologica, anche sulla cyber-security, in modo da ridurre l'impatto sul territorio. Si lavorerà anche per un distretto aerospaziale a Decimomannu.
“Abbiamo lavorato a lungo e con grande impegno per quest’intesa, che riduce concretamente, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo gli impatti della presenza militare sul nostro territorio", ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
“Sono problemi aperti da oltre quarant’anni - ha proseguito lo stesso presidente -, a causa di uno Stato centrale che per troppo tempo è stato colpevolmente distratto nei confronti della Sardegna. Con questo accordo, frutto di un’intensa collaborazione tra noi e il Governo, abbiamo cambiato la prospettiva su questo fronte - ha proseguito Francesco Pigliaru -, e abbiamo posto le basi per un nuovo rapporto con la Difesa. È il primo passo concreto, senza alcuna contropartita da parte della Regione, verso il riequilibrio che avevamo chiesto fin da principio, forti anche del mandato ricevuto dal Consiglio regionale. Lungo il percorso è stato fondamentale il sostegno dei Deputati sardi, così come quello dei Sindaci dei Comuni maggiormente oberati dalle servitù, con cui abbiamo condiviso subito i risultati ottenuti, e che infatti oggi erano con noi a Roma. Altri accordi sono stati scritti in passato - ha sottolineato il Presidente -, ma nessuno aveva affrontato la questione della presenza militare nel suo complesso, senza esclusione alcuna. In più questa intesa contiene un cronoprogramma che definisce i tempi certi entro i quali le parole devono diventare atti concreti. Ecco, queste sono le differenze: oggi ci siamo impegnati, Governo e Regione, a realizzare questa trasformazione con regole chiare e tempi certi così che tutti possano verificare, giorno dopo giorno, ogni fase del processo. Da parte nostra - ha concluso Francesco Pigliaru -, faremo di tutto perché ogni virgola di quanto abbiamo sottoscritto venga realizzata nei tempi più rapidi possibile".