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29 comuni sardi (Aggius, Anela, Arzana, Bessude, Bonarcado, Bottida, Bultei, Burcei, Burgos, Cheremule, Domusnovas, Esporlatu, Fluminimaggiore, Gadoni, Lotzorai, Modolo, Nuxis, Olzai, Paulilatino, Perfugas, San Vero Milis, Santulussurgiu, Seui, Tertenia, Teulada, Villagrande Strisaili), potranno continuare a gestirsi autonomamente il servizio idrico integrato.
Come si legge in una nota del Comune di Paulilatino guidato dal Sindaco Domenico Gallus ’Con immenso piacere che possiamo annunciare la strepitosa vittoria del ricorso presentato in Corte Costituzionale dall’avvocato del G.A.S.I. (Gestioni Autonome Servizio Idrico ) Prof. Giandomenico Falcon sull’impugnativa del Consiglio dei Ministri del precedente governo nazionale contro la Legge Regionale n. 25 del 11 Dicembre 2017 sul riordino dell’autorità d’ambito del servizio idrico integrato, approvata dal Consiglio Regionale della Sardegna. Il Consiglio dei Ministri contestava il fatto che numerose norme, che costituiscono importanti riforme dell’organizzazione del servizio idrico integrato, eccedono dalle competenze statutarie della Regione e invadono la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela della concorrenza e dell’ambiente”.
“La Legge in questione – prosegue il comunicato – contiene un articolo importantissimo inserito su richiesta del presidente del GASI Domenico Gallus, sindaco di Paulilatino e consigliere regionale, in cui si dichiara che “Potranno continuare a gestire in autonomia il servizio idrico” i comuni che in una assemblea convocata dal Comune di Paulilatino nel parco archeologico di santa Cristina decisero di ribellarsi all’ingresso forzato in Abbanoa e successivamente costituirono il GASI che da allora ha condotto importantissime battaglie intensificatesi dal 2015 con la presidenza Gallus sino alla vittoria definitiva contenuta nella sentenza della Corte Costituzionale di cui vi daremo maggiori informazioni nei prossimi giorni”.
“Un ringraziamento – viene rimarcato nella nota – va a quanti in tutti questi anni non hanno mai ceduto nella battaglia, all’ufficio di presidenza del GASI, al presidente Domenico Gallus, al consigliere regionale e sindaco di Bottida on. Daniele Cocco che ha condotto anche lui questa importantissima battaglia, al segretario Giovanni Ruggeri che ha sempre difeso con numerosi dossier il diritto “a non far parte dell’idromostro” come lo ha definito il presidente Gallus nella conferenza stampa tenutasi subito dopo l’approvazione della legge Regionale”.
In conclusione, viene posto l’accento sul fatto che “Termina un importante capitolo della vicenda acqua bene comune ma ci sono ancora degli aspetti su cui non ci si può fermare, il GASI si presenta alle elezioni per il rinnovo dell’ EGAS con una propria lista che ha tra i punti programmatici di liberare i Comuni dall’idromostro Abbanoa e ancora avere in futuro una equa distribuzione dei contributi per la manutenzione delle infrastrutture idriche in quanto i comuni autonomi, ad oggi, ne sono esclusi”.