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Sono trascorsi quattro anni dalla scomparsa di Salvatore Angioni. Era il 12 marzo 2020 quando il 47enne di Sestu “esce di casa per recarsi all’ufficio postale”.
La famiglia non ha mai smesso di cercarlo e oggi il fratello, Giuseppe, rinnova l’appello a “chiunque sappia e possa darci qualche notizia utile, anche in forma anonima”.
Di Salvatore si perdono le tracce tre giorni dopo l'annuncio dell'inizio del primo lockdown: "In quei giorni tutta l’Italia è stata costretta a stare a casa per via del lockdown, le forze dell’ordine effettuavano controlli a tappeto per le strade delle città praticamente deserte. Si poteva uscire solo per recarsi al lavoro, per visite mediche o fare la spesa. E soprattutto, senza una valida giustificazione, non ci si poteva spostare dal comune di residenza. Quello che noi ci chiediamo – si domanda la famiglia dello scomparso - è come sia stato possibile che lui, viste le restrizioni messe in atto dal governo, sia riuscito ad arrivare a Cagliari e soprattutto a girare indisturbato senza che una pattuglia delle forze dell’ordine o della polizia municipale lo fermasse per un controllo”.
“Un’altra ipotesi che noi familiari non abbiamo mai scartato – spiega il fratello - è quella che Salvatore, viste le sue precarie condizioni fisiche, abbia avuto un malore per strada, che sia stato soccorso e che abbia rifiutato il ricovero, oppure abbia fornito false generalità o ancora chi ha effettuato l’intervento abbia trascritto in maniera errata le sue generalità, cosa, quest’ultima molto probabile, in quanto lui faticava ad esprimersi in maniera chiara e comprensibile”.
“Da testimonianze forniteci - racconta ancora il fratello Giuseppe - sappiamo che nostro fratello ha trascorso a Cagliari i due giorni successivi al suo allontanamento. È stato visto in diversi punti della città da persone la cui testimonianza è assolutamente attendibile, in quanto lo conoscevano. Salvatore in quel periodo attraversava un momento difficile. Aveva gravi problemi di salute sia fisici che psichici. Chi lo ha incontrato nel suo girovagare l’ha descritto come una persona in gravi difficoltà, in evidente stato di confusione, disorientamento e con forti allucinazioni”.
Per conoscere meglio la storia di Salvatore, ecco il nostro servizio con l’intervista a Giuseppe Angioni, fratello di Salvatore.