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Intervenuti per sedare una lite tra un operaio e il suo datore di lavoro, due carabinieri del Radiomobile di Quartu Sant'Elena sono stati aggrediti e uno di loro è stato preso a morsi finendo in ospedale.
È accaduto a Settimo San Pietro, dove un 36enne nigeriano è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. I militari hanno tentato di calmare gli animi, ma l'operaio si è scagliato contro di loro, colpendone uno con un pugno al volto, l'atro invece è stato morso ad un braccio in modo così violento che gli è stato strappato un lembo di pelle di oltre 10 centimetri. Alla fine il 36enne è stato bloccato e arrestato.
Sul caso è intervenuto il Sim, sindacato italiano militari carabinieri, che riporta alla ribalta il problema relativo al mancato uso del taser nella compagnia di Quartu. "E' inammissibile - scrive in una nota il segretario generale Antonio Serpi - soprattutto ora che ci è arrivata la conferma che i taser assegnati all'aliquota Radiomobile non erano utilizzabili per mancanza di una firma". Da qui la richiesta alla ministra Lamorgese "di fare luce sull'accaduto e di accelerare sull'iter amministrativo che autorizza l'uso dello strumento a impulsi elettrici". Da quanto si apprende, esiste a livello nazionale un cronoprogramma di addestramento e distribuzione del taser. Si è partiti con i capoluoghi di provincia, come a Cagliari, dove è già in uso, e via via si passerà alle compagnie più importanti. A Quartu le procedure non sono state ancora completate, per questo i militari del Radiomobile sono sprovvisti di taser.