Hanno seviziato due fratellini e la loro madre, tutti disabili, di cui invece dovevano prendersi cura. Un ex pescatore sassarese di 78 anni e la sua compagna, una donna di 45 anni, sono stati arrestati oggi pomeriggio dai carabinieri.

I due erano già stati condannati e dovranno scontare una pena di nove anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale in concorso. I fatti risalgono al 2003 e avvennero in un paesino dell'Anglona, una zona del nord della Sardegna.

Nell'abitazione della coppia arrivò una donna con problemi psichici e i suoi due figli, una ragazzina, che all'epoca aveva 14 anni, e il suo fratellino di undici anni. I coniugi si sarebbero dovuti prendere cura di loro, invece da allora e per un anno la permanenza in quella casa di madre e figli divenne un vero e proprio incubo, con maltrattamenti fisici, torture psicologiche nei confronti della donna e dei bambini e violenze sessuali nei confronti della ragazzina.

A porre termine ai maltrattamenti fu il ricovero per alcune ustioni del ragazzino, che ai medici di ospedale raccontò le sevizie accusando i tutori. I sanitari segnalarono subito il caso alle autorità e da lì partì l'inchiesta della magistratura, culminata con l'allontanamento di madre e figli della casa degli orrori e la condanna a nove anni poi confermata anche in appello.

Adesso per i due coniugi, che intanto non vivono più nel Sassarese ma nel sud dell'isola, è arrivata la sentenza definitiva e l'arresto.