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Proseguono le attività del Comune per la chiusura del campo rom e la restituzione alla comunità degli edifici pubblici occupati abusivamente, tra cui l’ex ostello di Balai.
Questa mattina l’Assessora ai Servizi sociali, Rosella Nuvoli, insieme alla struttura tecnica e al vicesindaco Marcello Zirulia ha incontrato la famiglia composta da genitori e nove figli che da più di cinque anni occupa l’ostello di Balai.
A loro è stato chiesto di impegnarsi nella ricerca di un’altra abitazione. Un’altra riunione è stata fissata tra quindici giorni. Inoltre sono stati già programmati per la prossima settimana gli incontri con le famiglie del campo rom.
La soluzione potrebbe arrivare anche con gli 288mila euro ottenuti lo scorso anno dalla Regione dopo la presentazione, da parte del Comune, di uno specifico progetto sui voucher abitativi.
“Ogni azione dell’Amministrazione, fin dall’insediamento, è stata finalizzata alla chiusura del campo e alla ricerca di soluzioni utili a ripristinare la legalità, come per l’ex ostello, salvaguardando la dignità delle persone e dei minori. C’è stato un lungo e proficuo lavoro – ha dichiarato Nuvoli – condotto in sinergia con il Prefetto di Sassari e l’Assessorato alla Sanità della precedente Giunta regionale. Ieri la struttura tecnica dei Servizi sociali e la Polizia Locale hanno svolto diverse verifiche nell’ex ostello, accertandosi anche del fatto che nell’edificio non risiedono allo stato attuale persone diverse dal nucleo familiare conosciuto ai nostri servizi”.
“Oggi – ha aggiunto – ho comunicato alla famiglia la necessità di trovare un nuovo spazio in cui abitare usufruendo dei fondi appositamente dedicati che verranno messi a disposizione loro e dei nuclei del campo rom. Incontreremo questi ultimi la prossima settimana per fare il punto della situazione e programmare la chiusura del campo”.
L’Assessora ha anche ricordato come “Lo scorso anno, con l’approvazione del nostro progetto, è stato finalizzato il percorso avviato con la Regione. Siamo riusciti ad estenderlo non solo alle famiglie del campo rom, ma anche a quelle dell’ex ostello, degli altri edifici occupati e a tutti i rom residenti nel Comune che hanno problematiche di tipo abitativo. Non ci possono, inoltre, essere dubbi sul fatto che tutte le nostre iniziative siano state condotte per arrivare all’obiettivo della chiusura”.
“In questi anni – ha ribadito – siamo riusciti a far pulire periodicamente l’area agli abitanti senza spendere centinaia di migliaia di euro come avveniva in passato. “Abbiamo ricostituito il Comitato di gestione, censito le utenze procedendo all’abbattimento delle baracche usate saltuariamente da rom non residenti e svolto continui sopralluoghi per dialogare con le famiglie, applicando il regolamento vigente che era rimasto lettera morta. Lo sgombero ci consentirà di ricercare i fondi e programmare una bonifica, stavolta definitiva, dell’area. Abbiamo lavorato sodo e ottenuto tutti gli strumenti di cui avevamo bisogno, grazie a una sinergia continua con le istituzioni.
"L’auspicio – ha concluso Nuvoli– è che entro metà luglio il campo possa essere chiuso definitivamente e che l’ex ostello e le altre strutture possano essere sgomberate, ripristinando finalmente la legalità e preservando famiglie e bambini rom portotorresi”.