Si chiamava Letizia Trudu la bimba di 11 anni di Assemini morta ieri nelle acque di Santa Margherita di Pula, dilaniata dalle eliche della barca da cui si era tuffata in mare assieme al padre Andrea.

A nulla sono serviti i soccorsi della Guardia Costiera, del 118 e dei carabinieri accorsi subito sul posto, le ferite riportate dalla piccola le sono state fatali.

L'episodio, avvenuto attorno alle 17.30 di ieri, ha sconvolto i bagnanti presenti.

"La barca era troppo vicina alla spiaggia" racconta un testimone intervistato da La Nuova Sardegna "ha attraversato le acque a 50-60 m dalla riva, era carica di ragazzini che si sono buttati in acqua e in quel momento ha compiuto una manovra stranissima, è tornata indietro girando su se stessa e tutti i ragazzini hanno nuotato verso l'esterno mentre una ragazzina è andata sott'acqua e si è fatta una macchia rossa. Tutti hanno iniziato a urlare che stava morendo e sono corsi a recuperarla. Quando l'hanno portata su ho visto che era tutta bianca, aveva ferite alla testa e alla pancia e aveva perso moltissimo sangue".

Un racconto drammatico che dà in parte l'idea dei momenti concitati che si sono vissuti in attesa dei soccorsi.

Al timone della barca, un 14 metri Azimut, secondo le ricostruzioni dei carabinieri c'era il campione di surf Maurizio Loi, che ora è indagato per omicidio colposo.