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La decisione del Consiglio di Stato di accogliere la richiesta della Regione e del Consorzio Industriale di Macomer di sospendere la sentenza del Tar Sardegna, che aveva annullato tutti gli atti autorizzativi per la realizzazione della nuova linea dell'inceneritore, ha sollevato dei dubbi e preoccupazione tra alcuni amministratori locali.
“Il provvedimento desta molta perplessità e soprattutto una profonda delusione per chi, convintamente, porta avanti da anni una battaglia per la salvaguardia degli interessi delle comunità e del territorio”, dicono i primi cittadini di Olzai, Ester Satta, e di Sarule, Mariangela Barca.
“Al di là della decisione del Consiglio di Stato, la delusione nasce, sostanzialmente – spiegano i due sindaci- dall’amara constatazione che la voce dei cittadini, di noi amministratori, rappresentanti delle comunità non viene in alcun modo ascoltata da una politica, come quella della Giunta regionale, troppo impegnata a imporre le decisioni, senza l’esigenza di condividerle con il territorio. Perché Tossilo è un problema principalmente politico”.
“E’ evidente che di fronte all’arroganza del potere – continuano Satta e Barca - i cittadini e gli amministratori locali non contano nulla, ma dovranno rassegnarsi a subire le scelte di una politica miope e scellerata”.
“La Giunta regionale dovrà, comunque, prendere atto che questo rappresenta un fallimento della politica che ha dimostrato una totale incapacità al confronto non solo con i cittadini, ma anche all’interno dello stesso Consiglio regionale. Noi continueremo a lottare per il nostro territorio – concludo i sindaci di Olzai e Sarule - per le nostre comunità, consapevoli che la strada sarà molto lunga e difficile, in una regione che ha tanto bisogno di una classe politica che, anziché seguire vecchie logiche, sia capace di proporre per la Sardegna un nuovo modello di sviluppo e di crescita”.