Un episodio di odio e discriminazione: due ragazzi, Shahzeb Altaf, infermiere di 25 anni residente a Bolzano, e il compagno Alessandro, 36 anni, sono stati aggrediti da una famiglia di Cagliari. La coppia si baciava in mare al Poetto, nella zona del chiosco "Fico d'India", quando uno dei ragazzi, una volta uscito dall'acqua, si trova davanti un bagnante che con fare minaccioso si avvicina.

"Qui c'è un bambino di 5 anni, la dovete smettere", e il giovane replica: "Siamo nel 2020". "Ci vorrebbe Mussolini per farvi sparire", inveisce una donna, intervenuta nella discussione. Un altro membro della famiglia ha poi estratto il bastone dell'ombrellone, intento a colpire il malcapitato; l'intervento dei bagnanti ha fatto sì che la situazione non si aggravasse ulteriormente. A quel punto dal chioschetto è stata contattata la polizia, che è accorsa sul posto. "Abbiamo presentato denuncia. Queste cose non devono accadere", racconta il giovane infermiere.

"Esprimiamo piena solidarietà ai ragazzi che, questo pomeriggio, hanno subito un'aggressione omofoba nella spiaggia antistante il Fico - si legge nella pagina Facebook del chiosco -. Siamo sconcertati che, ancora oggi, non vi sia la possibilità di poter vivere liberamente il proprio orientamento sessuale. Purtroppo non è la prima volta che questo individuo disturba la quiete di una spiaggia che è sempre stata punto di riferimento della comunità Lgbt".