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La forza della sua voce risuona nel cuore di tanti e il suo canto continuerà a far parte della storia musicale. Piero Sanna, leader del Tenore Remunnu 'e Locu di Bitti, si è spento ieri, dopo una breve malattia, all'ospedale Zonchello di Nuoro, all'età di 72 anni.
«Piero era una persona eccezionale», dice commosso Daniele Cossellu, amico fraterno e altra voce inconfondibile del sodalizio bittese. «Per lui il canto a tenore era tutto e dopo la famiglia veniva al primo posto. Abbiamo condiviso 40 anni di attività, tanti concerti e collaborazioni prestigiose». Il vuoto si apre incolmabile. «Sono rimasto solo, lui è il terzo fondatore storico del Tenore che ci lascia».
Piero Sanna aveva cantato a dicembre per l'ultima volta, a favore di chi era stato travolto dall'alluvione. La notizia della sua morte ha suscitato un vivo cordoglio nella comunità di residenza e in tutto il mondo delle tradizioni popolari. Era un uomo stimato anche per le sue qualità umane e non solo per quelle artistiche.
«Piero Sanna - dice Andrea Deplano - era voce di canto popolare portata ad intonare i balli lestru e seriu come si usava nella tradizione dei balli in piazza e la boche 'e notte degli angoli delle strade e de sos tzilleris . Pastore di professione, uno dei pochi degli interpreti del canto a tenore contemporaneo, pronto alla risata con gli amici e sempre disposto al canto, scherzava spesso sul destino dell'artista, lui, prestato dall'ovile al palco e alle sale di registrazione fino ad essere insignito del titolo di cavaliere dal presidente della Repubblica. Alternava nel suo repertorio di canto la solennità alla spontaneità dell'espressione popolare. Piero diventò modello di canto da imitare. Ma se può essere facile ripetere intonazione, ritmo e trasposizioni del cantore, la spontaneità e la naturalezza de s'omine sono doti personali».
I tenores di Bitti sono i maestri riconosciuti di questa arte vocale e Piero Sanna ha svolto un ruolo di fondamentale importanza nel lavoro di ricerca e di rispetto della tradizione più autentica del canto a tenore. «Addio caro amico pastore e cantore - scrive in rete Enzo Favata - compagno di tanti viaggi. Addio mio caro Piero, la tua voce è stata la più bella che un canto a Tenores avesse mai potuto intonare. Mentre scrivo piango. La voce di Piero è stata la più alta espressione che la cultura della nostra Isola di Sardegna abbia potuto esprimere».
Giuliano Marongiu ricorda Piero come «persona gentile, misurata nelle parole, col garbo a portata di canto. Ha camminato tra i sentieri della cultura popolare seminando i respiri della sua terra. Il viaggio si conclude, ma la sua voce continua a intonare l'antica poesia. Gli artisti, in fondo, non muoiono mai». Piero Sanna è una parte della storia di Sardegna, uomo di valore ed esempio da imitare.
«Oggi hai smesso di respirare - scrive Mario Sanna, giovane cantore bittese -, il mondo intero, ad iniziare dalla tua comunità, piange la tua scomparsa, ma nonostante l'assenza fisica il ricordo del tuo ruolo, del tuo vivere, del tuo essere voce, rimarrà in eterno nei cuori di tutti noi». Adiosu Pizzè.
Roberto Tangianu